Come fece per il sistema fotografico Alfa, Sony capì che per convincere una clientela esigente ed esperta, doveva puntare non soltanto sulla tecnologia dei corpi macchina, ma anche su lenti di altissima qualità. La partnership con ZEISS® , non soltanto diede prestigio alle lenti offerte da Sony, ma permise di sfruttare tutta l'esperienza e la tecnologia del marchio tedesco (oggi nipponico). Dal mio punto di vista sono da sempre un grandissimo estimatore delle ottiche ZEISS®, ottiche che in molti casi, preferisco a quelle Leica. Per questo nel provare il 35mm f1.4 ZEISS® avevo grandi aspettative. Aspettative che devo dire non sono state affatto deluse e per diverse ragioni. Vediamole insieme... Qualità costruttiva La qualità costruttiva del 35mm f1.4 ZEISS® è eccellente. Non soltanto perché l'ottica è resistente a polvere e pioggia, ma perché è stata costruita curandone ogni aspetto. 1. Le ghiere dei diaframmi e del fuoco sono estremamente fluide e precise. Inoltre grazie ad un pulsante posto al lato del barilotto è possibile eliminare i "click" della ghiera dei diaframmi, rendendo perfettamente fluido il movimento. Dettaglio utilissimo per i video maker. 2. L'ottica ha al suo interno bel 9 lamelle, rendendo l'apertura del diaframma perfettamente circolare. Ciò garantisce sfuocati molto piacevoli e morbidi. 3. ZEISS® oltre ad aver inserito 3 lenti sferiche, ha anche utilizzato il rivestimento ZEISS® T*. Trattamento in grado di ridurre notevolmente i riflessi parassita. Come vedremo il 35 mm infatti garantisce colori neutri e un contrasto eccellente anche ai bordi dell'immagine. 4. Sony ha inserito all'interno dell'ottica uno dei motori di messa a fuoco tra i più silenziosi oggi presenti sul mercato. Il nuovo sistema denominato DDSSM (Direct Drive SSM) che è stato appositamente studiato per muovere velocemente le pesanti lenti inserite nel 35mm ZEISS®. E' ovvio che per tutta questa qualità costruttiva c'è un prezzo da pagare e non mi riferisco solo ai quasi 1.800 euro necessari per comprarla (prezzo ufficiale Sony). L'ottica infatti è pesante raggiungendo circa i 630gr, ed ingombrante circa 12 cm di altezza, con un diametro di 72mm. In effetti il Sony 35mm f1.4 ZEISS® è uno tra i 35mm più grandi che abbia mai visto. Se lo confrontiamo poi all'ottimo 23mm f1.4 Fuji la differenza è considerevole. Infatti il 23mm Fuji pesa 300gr ed è alto circa 7 cm con un diametro di 62mm. Una precisazione dovuta. Ho voluto fare questa comparazione non tanto per alimentare la rivalità tra i fan dei due marchi, quanto per aiutare coloro che stanno valutando l'acquisto di un corredo mirrorless. Valutando anche pesi ed ingombri delle lenti che andranno poi ad acquistare. Molti di voi ora staranno ribattendo che il 35mm ZEISS® è pensata per un sensore Full Frame, mentre il 23mm è stata progettata per un sensore più piccolo APS-C. Vero, ma ho ritenuto opportuno confrontarlo non soltanto per aiutarvi a comprendere le dimensioni e l'ingombro, ma anche perché molte persone scelgono un corredo mirrorless, proprio per avere ingombri e pesi più contenuti rispetto ad una reflex. Di conseguenza a mio parere è utile far riflettere le persone sugli aspetti "negativi", oltre che positivi, di un corredo full frame (in questo caso Sony). Va detto infine che il 23mm nonostante sia stato costruito con grande cura, non raggiunge a mio parere gli standard costruttivi del 35mm f1.4 ZEISS®. L'ottica infatti non è tropicalizzata, ha un motore AF meno evoluto di quello Sony e il diaframma è costituito da solo 7 lamelle. Qualità d'immagine Analizziamo ora la qualità d'immagine del 35mm f1.4 ZEISS® confrontato con il Fujinon 23mm f1.4 R. Entrambe offrono performance altissime. Ma come vedremo nei test successivi il 35 mm ZEISS® sembra avere davvero qualcosa in più. Ottenere un 35mm privo di vignettatura per sensori full frame e per di più con tiraggi così corti è un'impresa quasi impossibile. In effetti il risultato non è dei migliori (così come per Fuji). Come potevamo immaginare l'ottica a f1.4 tende a vignettare in modo consistente. Eccellente invece la resa del 35mm ZEISS® in termini di nitidezza. Di seguito due prove, la prima con luce naturale in esterni, la seconda con luce controllata in studio. Ancora un esempio, questa volta in interni e con luce controllata sempre con diaframma f8 e f1.4. Come potete vedere, in tutti i test il 35mm ZEISS® esce vincitore. La resa dell'ottica è eccellente non soltanto al centro, ma anche ai bordi. Anche il 23mm di casa Fuji offre prestazioni notevoli, ma non al pari del 35mm ZEISS®. Profondità di Campo. Affrontiamo adesso un tema assai spinoso. Si perché tra fotografi, sulla questione profondità di campo chissà per quale motivo, ci si accapiglia con estrema facilità. Per alcuni avere sfuocati "estremi" non interessa minimamente, altri invece ne fanno una ragione di vita. Di certo avere ottiche che permettono di isolare il soggetto dall'ambiente può tornare utile in diverse situazioni. La diatriba sulla profondità di campo riaccende gli animi anche sulla dimensione dei sensori. Tutti noi sappiamo che un sensore full frame, a parità di focale, distanza e diaframma, conferisce all'immagine una minore profondità di campo. In ragione di quanto? di seguito vi ho riportato in maniera "fredda" e numerica la differenza di profondità di campo esistente a parità di condizioni, tra un sensore aps-c (montato sulle Fuji) e un sensore full frame (montato da Sony sulla serie A7). Come potete vedere ad un metro e mezzo di distanza (distanza "classica" per un 35mm), la profondità di campo varia di soli 8 cm. Tanto? Poco?..,decidete voi. Valutiamo adesso la differenza di profondità di campo tra i due sistemi (sempre a parità di condizioni). Sopra ho scattato ad una distanza di circa 2 metri. Distanza tipica per un 35mm. Sotto invece mi sono avvicinato a circa 1 metro dal soggetto. E' ovvio che un sensore full frame è in grado di offrire una minore profondità di campo e sfuocati più "cremosi". Va anche detto che spesso, avere una ridotta profondità di campo può creare non pochi problemi nella messa a fuoco su soggetti non completamente fermi. Ma come detto all'inizio, lascio che ognuno di voi si faccia la sua opinione e decida cosa è meglio per sé. Flare. Ho voluto verificare poi la resistenza al flare da parte di entrambe le ottiche. Parliamo di un test assai difficile per lenti così luminose. Tuttavia a mio parere entrambe se la cavano egregiamente. Concludendo... E' arrivato il momento di tirare le somme di questa breve prova. Il 35mm è una focale estremamente importante e molto usata in ambito professionale. Un sistema che si rispetti deve quindi offrire lenti 35mm di altissimo livello. Sony, grazie all'esperienza ZEISS® è riuscita ad offrire una vera perla. L'ottica dal mio punto di vista è eccellente a cominciare dall'ottima qualità costruttiva. Ci sono però delle riflessioni da fare. La prima è il peso e l'ingombro dell'ottica. Parliamo infatti di una lente che in alcuni casi risulta essere più grande di quelle usate per corredi reflex. Anche il peso poi è importante. Aspetti questi che andranno seriamente presi in considerazione, specie per un fotoamatore. Di certo non invoglia a portarlo con sé durante una semplice passeggiata... Occorre poi considerare il prezzo, sicuramente importante. I circa 1800 euro (prezzo ufficiale Sony), per portarlo a casa non sono pochi soprattutto perché esistono delle alternative. In effetti le fotocamere della serie A7 di Sony permettono tramite anelli adattatori di sfruttare lenti di altri brand. E' infatti possibile montare mantenendo gli automatismi un 35mm f1.4 Canon o l'ottimo 35mm f1.4 Art della Sigma, spendendo in questo caso molto meno. Vale la pena quindi spendere così tanto per il 35mm f1.4 ZEISS®? A mio parere si, ma solo se si ha intenzione di fare le cose "seriamente". Vi saluto con un filmato che racconta un po' la storia del marchio ZEISS® |
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