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SIGMA SD QUATTRO. QUALITÀ' D'IMMAGINE (2 di 4)

4/1/2017

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SIGMA SD QUATTRO. F14, 1,3 SEC. A 100ISO. PROFILO COLORE IN CAMERA TRAMONTO.
​Il sensore Foveon X3 Quattro
Prima di analizzare la qualità d’immagine offerta dalla Sigma Sd Quattro occorre fare una piccola premessa sulla tipologia di sensore montato sulla fotocamera.
 
Il sensore Foveon X3 Quattro di cui è dotato la Sigma SD Quattro rappresenta infatti la tipologia di sensore più evoluto per la riproduzione del colore. A mio parere, rappresenta la perfetta combinazione tra la tecnologia digitale e quella della fotografia a pellicola.
Le stampe ottenibili sono quanto di più vicino alla fotografia analogica, sia per il colore che per il bianco e nero.
​Il motivo è “semplice”, sfruttare gli stessi principi che sono alla base della pellicola, grazie ai quali, è possibile catturare il 100% delle informazioni colore.
Come per la pellicola, anche i sensori Foveon X3 Quattro hanno tre filtri colore sovrapposti: blu, rosso e verde.
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​I tre strati di fotodiodi di colore diverso sono quindi alloggiati a diverse profondità nel silicio. Grazie a questo metodo il Foveon X3 Quattro è l’unico sensore ad assorbire il 100% delle informazioni di luminanza e di colore e a creare un’immagine diretta e non interpolata.
 
I sensori utilizzati sulle normali fotocamere utilizzano una matrice Bayer (Fuji utilizza una matrice X-trans che è molto simile a quella Bayer). Il sensore mono-strato è coperto da un mosaico colorato formato dalle componenti verdi (per il 50% del totale dei pixel), blu e rosse (per il 25% ciascuno del totale dei pixel). Per tale ragione la risoluzione del sensore nelle sue singole componenti non è del 100%. Inoltre i sensori a matrice Bayer necessitano di elaborati algoritmi per approssimare le informazioni colore mancanti.
 
Il sensore Foveon X3 Quattro cattura invece il 100% delle informazioni colore per ogni singolo strato e non ha bisogno di nessuna interpolazione o approssimazione.
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SIGMA SD QUATTRO: QUALITA' D'IMMAGINE

Fatta questa premessa doverosa per capire le potenzialità in termini di qualità d’immagine offerte dalla Sigma SD Quattro con il sensore Foveon X3 Quattro, parliamo ora degli aspetti più importanti legati alla qualità del file.
 
Ho basato l'analisi dei file su alcuni fattori per me chiave:

  • gradazioni tonali
  • resa dei colori e bilanciamento dei bianchi
  • recupero delle informazioni (luci e ombre)
  • nitidezza-dettaglio
  • gestione ad alti iso
  • dimensioni e qualità in stampa
 
Alcuni di questi aspetti verranno trattati anche nel prossimo articolo dedicato alla Sigma SD Quattro.
​
Gradazioni tonali
Come scritto il Foveon X3 Quattro è l’unico sensore in grado di catturare il 100%  delle informazioni per ogni colore primario (Rosso, Verde e Blu), di ciò che viene inquadrato.
 
Nonostante negli ultimi anni gli algoritmi di interpolazione dei sensori a matrice Bayer siano migliorati enormemente, la differenza tr aun'immagine da un sensore Foveon e una con matrice Bayer è ancora abissale.
Se guardate il confronto tra le foto fatte allo stesso soggetto (uguali condizioni di luce e di scatto), una con il sensore Bayer della Hasselblad X1D , una con il sensore X-Trans della Fuji XPRO2 e l’altra con il Foveon,  le differenza sono palesi.
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Sensore FOVEON
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Sensore X TRANS (formato Apsc, Fuji Xpro2)
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Sensore Bayer (Hasselblad X1D, Medio formato)
​L’immagine ottenuta con il  Foveon Sigma è molto più naturale, piena e con maggiori sfumature tonali. Inoltre è l'unica camera che è stata in grado di riprodurre perfettamente il tipo di luce presente nella realtà. Viceversa è evidente come i verdi, in questo caso, appaiano molto più finti e “piatti” nelle camere con sensore Bayer e X-trans. Parliamo tra l’altro di un sensore medio formato per l’Hasselblad X1D contro un sensore APS-C!
Qui un altro esempio
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Sensore Foveon
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Sensore Bayer (Hasselblad X1D, Medio formato)
Qui di seguito vi riporto dei confronti tra la Sigma SD Quattro e la Fuji Xt2. Le foto sono state scattate con gli stessi parametri e a cavalletto. Sulla fuji era montato il 35mm f1.4, mentre sulla Sigma il 18-35mm f1.8 (scattate a diaframma f5.6).

Come si può notare le immagini della Sigma sono molto più naturali. Ciò che colpisce è come la Sigma siata stata capace di riprodurre esattamente il tipo di luce che c'era nella realtà. Viceversa i colori di Fiuji (profilo Provia), appaiono molto più saturi e cupi. Tra le due credetemi i colori reali sono quelli della Sigma.
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FUJI XT2 SULLA SINISTRA (PROFILO PROVIA). SIGMA SD QUATTRO SULLA DESTRA (PROFILO NATURAL)
Entrambe le camere in termini di dettaglio si comportano bene, ma la Sigma è ancora una volta superiore (sotto un ingrandimento al 100%).
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INGRANDIMENTO AL 100%. FUJI XT2 SULLA SINISTRA MENTRE LA SIGMA SD QUATTRO è SULLA DESTRA
Qui un difficile test. Ho confrontato la resa su un tessuto a trama fine con la Fuji Xt2 e  con la Sigma SD Quattro. Anche in questo caso i colori di Sigma sono molto più realistici mentre quelli di Fuji appaiono decisamente saturi.
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IN ALTO SIGMA SD QUATTRO (PROFILO STANDARD). IN BASSO FUJI XT2 (PROFILO PROVIA)
Entrambe le camere non mostrano moiré, ma il dettaglio della sigma SD Quattro è ancora una volta superiore.
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INGRANDIMENTO AL 100%. IN ALTO SIGMA SD QUATTRO (PROFILO STANDARD). IN BASSO FUJI XT2 (PROFILO PROVIA)
​Lo so che su questi confronti ci sarebbe molto da dire e che alcuni di voi sono stati tentati di cambiare sito, ma la sostanza è che se ancora state leggendo l’articolo è perché in cuor vostro le differenze le avete viste, ma soprattutto,  sapete che molto spesso nelle immagini digitali (a differenza di quanto avviene in pellicola), c’è qualcosa che “manca”…
 
Anche nel bianco e nero la qualità del Foveon esce in maniera prepotente. A mio parere (e guardate che l’ho provata…Leica Monochrome), neanché la Leica Monochrome è in grado di offrire così tante variazioni tonali e un look “pellicoloso”  delle foto, quanto quelle della Sigma Sd Quattro.
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Sigma SD Quattro. F8, 1/60 sec. ISO 100. Profilo colore in camera Monocromo.
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La capacità della camera di leggere sia le ombre che le alte luci è eccellente. Profilo colore Monocromo in camera e sviluppato con il suo software.
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I file oltre ad avere ottime gradazioni tonali conferiscono anche una grande "matericità". Profilo colore monocromo dalla fotocamera.
​Dal software Sigma Photo Pro (scaricabile gratuitamente dal sito del costruttore) è possibile elaborare i file in modalità monocromo.
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sdim1719_jpg_promirrorless.jpg
File Size: 22670 kb
File Type: jpg
Scarica file

Con la Sigma SD Quattro è possibile scattare in diversi formati oltre al nativo 3:2.  La cosa interessante è che granzie al mirino elettronico è possibile vedere già l'immagine nel formato scelto. Ad esempio nelle foto sotto ho utilizzato il formato 1:1. Il software Sigma Photo Pro permette poi di apportare diverse regolazioni in modalità monocromo. Ad esempio, nelle foto sotto per avere un look da "pellicola", ho ridotto la nitidezza fino a -2 e ho selezionato la modalità morbida. Poi ho aggiunto un filtro verde e per finire ho aggiunto sempre dal software un po' di grana.
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BILANCIAMENTO DEL BIANCO
Permettetemi una premessa. Da stampatore mi accorgo di come molti fotografi non si rendano conto dell'importanza del bilanciamento del bianco. La gran parte delle persone impostano la camera su: "Auto White Balance" e poi sistemano il file in post produzione. Alcune volte questa pratica è comprensibile soprattutto laddove le condizioni della qualità di luce sono molto mutevoli e non si ha il tempo per settare la fotocamera correttamente. Purtroppo però spesso questa abitudine è dettata dalla scarsa conoscenza e dalla pigrizia, ma su questo farò un articolo ad hoc...
Possedere una fotocamera che in modalità automatica sappia restituire il "mood" della scena è fondamentale. Tra le camere che ho provato fino ad oggi, Fuji ed Olympus fanno davvero un ottimo lavoro.

Tuttavia Sigma, con la Sigma SD Quattro ha fatto un capolavoro. Infatti è possibile scegliere due impostazioni di bilanciamento del bianco. Una è la classica modalità AWB, in cui la macchina cerca di restituire dei bianchi "puliti" senza dominanti. L'altra è la modalità: "AWB a priorità di luce". Questa modalità è eccezionale, permette infatti di mantenere intatta l'atmosfera della scena. Tale impostazione ci permette di ottenere immagini più suggestive facendoci risparmiare  tantissimo tempo in post produzione. Guardate le foto sotto.
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Modalità del bianco AWB a priorità di luce. Vi garantisco che la qualità della luce al momento dello scatto era esattamente così!
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Stessi parametri di sopra ma con bilanciamento AWB normale. Notate come si sia persa completamente l'atmosfera della scena
Attenzione però che se volete mantenere l'atmosfera della scena senza esagerare, dovete impostare il profilo di camera "Natural"!
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Profilo di camera "Standard". Come vedete rispetto alle immagini sopra, la luce ambiente ha assunto una forte dominante arancio
 La foto che vedete in basso è stata scattata al tramonto con una luce molto calda. Nonostante Alberto (il soggetto della foto), indossasse una giacca arancione riflettente, la Sigma Sd Quattro impostata su AWB a priorità di luce e con profilo colore rosso tramonto, ha mantenuto perfettamente intatta la luce calda del tardo pomeriggio senza pedere dettaglio  nei rossi.
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Di seguito ancora un altro esempio di come la Sigma Sd Quattro in modalità AWB a priorità di luce sia stata in grado di mantenere inalterata la dominante rossa della luce del tardo pomeriggio. L'immagine, inoltre, mostra il senso "materico" della luce e tutta la naturalezza che solo il sensore Foveon è in grado di restituire (parere personale).
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GAMMA DINAMICA E RECUPERO DELLE ALTE LUCI E DELLE OMBRE
Nonostante abbia letto il contrario (da persone  che probabilmente non sanno come usare il software di sviluppo), le informazioni che si possono ricavare da un file ottenuto con sensori Foveon sono molte. I file della Sigma Sd Quattro non fanno eccezione.
Parliamo inoltre d’informazioni “buone”, cioè piene e non impastate, dal look ancora totalmente fotografico. Soprattutto nelle zone scure (zona 2-3-4 del sistema zonale di Adams), il Foveon della Sigma Sd Quattro fa veramente miracoli. Se non ci credete guardate voi.
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Sovraesposizione intenzionale di 2 stop
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Recupero di + 2 stop
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Sotto esposizione intenzionale di 3 stop
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Recupero di -3 stop
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Recupero delle informazioni tramite software
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Nonostante Francesca si trovasse in una condizione di forte contrasto, la Sigma SD Quattro è stata in grado di mantenere dettaglio sia nelle alte luci che nelle ombre. Tutto con un look estremamente "pellicoloso".
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Anche in questo scatto fatto ad un olivo molto vecchio, la Sigma Sd Quattro ha saputo restituire un dettaglio nelle zone chiare eccellente.
GAMMA TONALE E MODALITA' SUPER FINE DETAIL
​La Sigma con la nuova SD Quattro ha introdotto anche la nuova modalità di esposizione SFD ‘Super Fine Detail’ in grado di sfruttare al massimo le potenzialità del nuovo sensore.
Premendo una sola volta il pulsante di scatto, la Sigma Sd Quattro ottiene sette esposizioni diverse generando un file RAW (X3I).
Questo modalità permette di ottenere immagini con una gamma tonale pazzesca e con una pulizia del file eccellente. Basta vedere le immagini per capire
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File originale prima dell'elaborazione Super Fine Detail. Notate come sia nelle ombre che nelle alte luci manchi completamente il dettaglio
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Lo stesso file dopo l'elaborazione via software in modalità Super Fine Detail del file. L'immagine appare ricca d'informazioni ma molto piatta, perfetta per essere post prodotta.
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File definitivo dopo essere stato posto prodotto. Notate come nelle alte luci e nelle ombre sia stato mantenuto il dettaglio. La pulizia del file è strabiliante.
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Immagine iniziale. Notare il livello di contrasto e quanto le zone in ombra risultino chiuse.
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File ottenuto in modalità SFD e aperto con il suo software. Come vedete l'immagine risulta piena d'informazioni ma molto piatta.
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Immagine finale dopo una leggera post produzione.
Se volete potete scaricare i due file finali per notare l'icredibile pulizia del file, sopratutto nelle ombre. 
_sdi2121.jpg
File Size: 7761 kb
File Type: jpg
Scarica file

_sdi2544w.jpg
File Size: 16287 kb
File Type: jpg
Scarica file

Gli scatti seguenti sono stati realizzato sempre con la modalità Super Fine Detail di Sigma. Dall'immagine potete capire la quantità d'informazioni che è stato possibile mantenere nonostante l'incredibile contrasto della scena. 
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Foto scattata al sorgere del sole. L'ampia gamma tonale ottenuta in modalità SFD è davvero incredibile.
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Ancora una foto scattata al sorgere del sole. L'ampia gamma tonale ottenuta in modalità SFD è davvero incredibile. In modalità normale, la zona dei monti appariva completamente nera
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L'ampia gamma tonale ottenuta in modalità SFD ha permesso di riprodurre tutte le sfumature del cielo.
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Modalità SFD in bianco e nero. Il livello di contrasto della scena è altissimo. Nonostante ciò la Sigma SD Quattro grazie alle 7 esposizione è riuscita a restituire un file pieno di informazioni ed estremamente pulito anche nelle ombre.
​Quello che mi piace, poi, è che volendo possiamo utilizzare anche le singole immagini ottenute con diverse esposizioni.
Ovvio che questa modalità va usata a cavalletto e con soggetti fermi. Ideale  per degli still life di altissima qualità.
QUALITA' DEI JPG PRODOTTI DALLA SIGMA SD QUATTRO
La Sigma SD Quattro, come gran parte delle fotocamere, ci permette di scattare in jpg. Inoltre dalla camera abbiamo la possibilità di modificare  e convertire i file RAW (X3F) direttamente  in formato jpg. Rispetto al passato la qualità dei file jpg è nettamente migliorata, al punto da poter, volendo, scattare in jpg. Tuttavia ritengo il formato RAW la soluzione migliore per una fotocamera che offre una qualità d'immagine come quella  della Sigma SD Quattro. Anche perché i file sono talmente perfetti che il più delle volte è sufficiente aprirli con il suo software e in batch fare l'esportazione in tiff o jpg.

Ad ogni modo vi riporto una comparazione tra un file RAW convertito in tiff dal suo software (senza post produzione ovviamente) e lo stesso file jpg convertito dalla camera. 
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File RAW convertito in Tiff dal software Sigma sulla sinistra. A destra il file JPG convertito direttamente dalla camera. Ad entrambe è stato applicato il profilo tramonto.
Come potete vedere il file tiff ha molte più informazioni colore. La giacca infatti nel jpg ha perso molte sfumature. Vi consiglio qualora decideste di convertire i file direttamente dalla camera di applicare sempre il profilo standard o meglio ancora natural. 

CONCLUSIONI 2° PARTE

Tra le qualità principali offerte dai sensori Foveon c'è senza dubbio la qualità d'immagine. Qualità  soprattutto nella resa tonale, nelle gradazioni colore e di grigio. La Sigma SD Quattro in termini di qualità d'immagine non delude affatto le aspettative, anzi le supera.
A mio parere i file della Sigma SD Quattro sono eccellenti e pieni d'informazioni, ma soprattutto la resa è quanto di più simile ci sia alla pellicola.

Come ho scritto nella premessa iniziale, per apprezzare veramente le immagini prodotte dalla Sigma SD Quattro occorre fare delle stampe (meglio se grandi), su una carta Fine Art ad ampio gamut. Solo guardando le stampe ci si rende conto di cosa significa scattare con un sensore Foveon.

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By Damiano Durante
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