Ecco a voi una sessione di ritratti fatta con la Sigma Sd Quattro H, insieme al Sigma 35mm f1.4 Art e al Sigma 50mm f1.4 Art. Nell'articolo è contenuto anche un file ad alta risoluzione per aiutarvi a valutare l'incredibili qualità raggiungibile con la Sigma Sd Quattro con sensore APS-H. In un recente articolo (potete leggerlo qui), misi a confronto la Sigma SD Quattro con sensore APS-C e con sensore APS-H. L'obiettivo del confronto era comprendere quale delle due avesse più "senso" acquistare. In pratica si tratta di due fotocamere identiche di cui una con un sensore leggermente più grande (la versione appunto H). Come potrete leggere dall'articolo la Sigma SD Quattro in versione H ne uscì, seppur di poco, vincitrice. Questa volta ho voluto provare sul campo la Sigma SD Quattro H in una breve sessione di ritratti. Si tratta di una serie di scatti fatta appositamente per provare la fotocamera e per valutarne la praticità d'uso. Nell'articolo trovate una serie di foto al "nudo" senza ritocco, per aiutarvi a capire la fantastica resa che la Sigma SD Quattro H è capace di restituire con i suoi file. In genere nel ritratto amo rimanere "leggero" con l'attrezzatura, in modo da potermi concentrare il più possibile sul soggetto e sulla luce. Per questa sessione fotografica infatti, ho utilizzato un corredo davvero basico, nello specifico:
Anche se il mio linguaggio fotografico è il bianco e nero dai forti chiaro-scuri, devo dire che anche nel colore la Sigma Sd Quattro H è stupenda (grazie al sensore Foveon). Qui sotto potete vedere un paio di esempi. Il dettaglio poi che si può ottenere con un file della Sigma Sd Quattro H è fantascientifico. Sotto vedete una foto esportata a risoluzione massima dal software Sigma Photo Pro, il file Tiff pesa 613 megabyte, si avete letto bene 613 megabyte! Da questo file si possono ottenere stampe enormi con una qualità senza paragoni (a patto di saper gestire al meglio sia la fase di scatto che di elaborazione). Chi lo desidera può scaricare il file a piena risoluzione e giudicare da sé la resa pazzesca della Sigma Sd Quattro H abbinata alle giuste ottiche.
Nell'uso pratico la Sigma si è dimostrata piuttosto pratica al parti della versione con sensore aps-c. Di certo la Sigma Sd Quattro H con il 35mm e il 50mm f1.4 Art non è velocissima, di sicuro con le ottiche per APS-C come il 30mm f1.4 per l'autofocus è più rapido. Come sempre però, basta farci la mano... Nel bianco e nero la resa del sensore Foveon in formato Aps-H è straordinaria. Per un "pellicolaro" come me, l'uso della Sigma Sd Quattro H è semplicemente un sogno. La resa dei grigi nei mezzi toni è quanto di più vicino alla pellicola grande formato. Anche i bianchi e i neri sono pieni e mai "digitali". Di seguito vi lascio qualche scatto di esempio per aiutarvi a valutare la resa nel bianco e nero. In conclusione posso dirvi che la Sigma Sd Quattro H è con ogni probabilità la fotocamera con la più alta qualità d'immagine che io abbia mai provato. Di certo parliamo di una fotocamera nata per un uso estremamente consapevole, soprattutto per la pesantezza dei file. Tuttavia, nelle giuste mani la Sigma Sd Quattro H è in grado di restituire una qualità d'immagine (soprattutto in stampa), da brividi! PS Un ringraziamento speciale agli amici Giorgia Freddi e a Daniele Dodi per l'aiuto!! |
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