Una giornata nel bosco con la Sigma SD Quattro e il 17-70mm f2.8-4Siete alla ricerca di un'ottica molto versatile di buona qualità? Robusta, compatta ma ad un prezzo più che onesto? Ecco a voi il Sigma 17-70mm f2.8-4 DC Macro OS HSM. Un'ottica adatta anche a fotocamere reflex con sensori APS-C. Alcuni mesi fa ho acquistato il Sigma 17-70mm in sostituzione del 24-105mm f4. Pur avendolo da diverso tempo, non avevo ancora trovato l'occasione giusta per provarlo sul campo. La settimana scorsa ho avuto la possibilità di usarlo durante una piccola escursione nel parco naturale dei Cento Laghi, una bellissima località di montagna vicino Parma. Come forse avrete letto in un articolo precedente, il Sigma 20-105mm Art è stata l'ottica tutto fare che ho utilizzato per parecchio tempo sulla mia Sigma Sd Quattro (potete leggerne la recensione qui). Poi ho cominciato a sentire il bisogno di un'ottica tutto fare, più leggera e con maggiori capacità macro. I principali pregi del Sigma 17-70mm, rispetto al Sigma24-105mm sono tre:
Tutti gli scatti nel bosco che vedete sono stati ottenuti con la Sigma Sd Quattro, il 17-70mm un polarizzatore, uno scatto remoto e un cavalletto (alcune foto le ho scattate a mano libera). Le foto non hanno subito nessuna post produzione e la fotocamera è stata impostata in modalità 'Landscape'. In molte situazioni nel sottobosco, a causa dell'altissimo contrasto di luce, ho utilizzato la modalità Super Fine Detail (potete trovare la spiegazione di cosa sia cliccando qui). Grazie alla quale è possibile avere immagini con una gamma tonale elevatissima, pari se non superiore alle migliori pellicole fotografiche. Qualità costruttiva. Sigma con il 17-70mm f2.8-4 ha cercato di creare un obiettivo di grande qualità costruttiva e al tempo stesso compatto. In effetti, come potete vedere dalla foto, l'obiettivo è grande più o meno come un pacchetto di fazzoletti per il naso. Con lo zoom esteso misura circa 13 cm. Un obiettivo davvero pratico quindi e dalle dimensioni ideali per portarlo sempre con sé anche e soprattutto in viaggio. Utilizzandolo per diverse ore, non mi ha minimamente affaticato. Al contrario il peso del 24-105mm dopo poco si faceva sentire. Le dimensioni compatte del Sigma 17-70mm sono state possibili anche grazie all'utilizzo del TSC (Thermally Stable Composite) per la costruzione del barilotto. Un materiale che ha detta del costruttore offre una grande robustezza e una maggiore compattezza rispetto alla concorrenza. Uno degli aspetti che maggiormente mi hanno colpito del Sigma 17-70mm è l'incredibile capacità macro. L'ottica permette a 70mm di mettere a fuoco soggetti ad una distanza di soli 5,50cm. Praticamente si ha la sensazione di toccare il soggetto con la lente frontale. cosa che per un'ottica tutto fare è davvero fantastico. La foto che vedete sopra è stata scattata proprio in questa modalità. Vi garantisco che i piccoli funghi appena spuntati dopo una giornata di pioggia, erano davvero piccoli circa 1 cm. Complessivamente il Sigma 18-70mm offre una buona qualità d'immagine. Dal mio punto di vista non arriva alla qualità del Sigma 18-35mm f1.8, ma comunque la resa è molto, molto buona. L'obiettivo è dotato di lenti FLD ( a bassa dispersione) e SLD per ridurre al minimo le aberrazioni cromatiche. Per quanto ho potuto vedere la resa è eccellente al centro e buona ai bordi. Tuttavia a 17mm ai bordi si ha un sensibile decadimento della resa. Evidente però solo con stampe di grandi dimensioni (diciamo dai 70cm in su). Per farvi un'idea potete ingrandire le immagini in basso cliccandoci sopra. Si tratta di un dettaglio al 100% dell'immagine precedente. Il Sigma 17-70mm monta un sistema di stabilizzazione di ultimissima generazione. Nell'uso pratico devo dire che sono rimasto molto, molto colpito dalla capacità di stabilizzazione raggiungibile con il nuovo sistema OS di Sigma. Il costruttore nipponico dichiara 4 EV recuperati, valori che a mio parere sono piuttosto verosimili. Del 17-70mm apprezzo tantissimo la versatilità d'utilizzo. Su sensore Aps-C si riescono a coprire un range di focali che vanno dal 28mm fino a 105mm. Ciò mi ha permesso di gironzolare nel bosco, solo con un corpo macchina e un obiettivo. L'obiettivo è fornito con il paraluce. L'innesto è preciso e veloce. Tuttavia, diventa molto scomodo poter regolare un eventuale polarizzatore con il paraluce innestato. Concludendo, a chi consiglio quest'obiettivo? Prima di tutto a tutti coloro che desiderano o che necessitano di grande versatilità. Penso ad esempio ai fotografi di paesaggio o ancor più di viaggio. Molto indicato anche a coloro che amano fotografare soggetti ravvicinati, macro, food, ecc...Oppure a coloro che oltre a fotografare girano video, caso in cui la stabilizzazione ottica può essergli di grande utilizzo. Se siete quindi alla ricerca di un'ottica robusta ma leggera, versatile e dal prezzo più che onesto, allora fate seriamente un pensierino sul Sigma 17-70mm f2.8-4 Macro HSM OS. Vi lascio ancora con qualche fotografia scattata durante l'uscita (ricordo che tutte le foto sono senza post produzione). |
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