Trovo quest'immagine estremamente potente, non soltanto per il suo significato e per la forza emozionale che evoca, ma anche perché è semplice e diretta. Alcune immagini per essere comprese hanno bisogno di una didascalia, ma alcune foto come questa, non hanno bisogno di nulla, perché parlano un linguaggio universale. La foto venne scattata da Suau per il Denver Post, durante una Memorial Day nel 1983. Suau racconta che si accorse di questa donna e scatto l'immagine con un teleobiettivo Nikon (pellicola Ektachrome), capì subito la forza della foto e per questo, chiese il permesso alla donna di poter pubblicare l'immagine (poteva farlo anche senza il suo permesso...). La donna acconsentì e la foto nel 1984 vinse il premio Pulitzer. Questa foto rafforza la mia credenza, le immagini per essere forti e per "arrivare" alle persone, devono essere semplici nella costruzione, ma profonde ed evocative nel significato. Tutti quanti, specie un genitore, riesce ad empatizzare con in dolore di questa mamma che ha perso il figlio in guerra (una guerra voluta e combattuta dagli Stati Uniti, sembra sottolineare Suau). Quando noi vediamo un cimitero con tante lapidi, ci dimentichiamo che dietro ognuna di esse, c'è una storia che coinvolge persone che soffrono per li loro cari.. La foto ha una forte valenza giornalistica, perché oltre a ricordarci le conseguenze della guerra, ci invita a riflettere sulle scelte dei governi. Suau sembra voler ricordare proprio questo messaggio e lo fa includendo nell'immagini le piccole bandiere americane sistemate vicino alle lapidi. In termini di composizione la foto è un capolavoro. Uno degli elementi che da forza all'immagine sono i pattern, la ripetizione delle lapidi. Ma Suau è stato incredibilmente abile nella scelta della profondità di campo. Notate infatti come l'area di fuoco crea uno spazio appena prima e appena dopo la donna, a simboleggiare che non stiamo parlando dei tanti soldati caduti in guerra (che sono fuori fuoco), ma parliamo del dolore di una mamma per il figlio-soldato. L'immagine al tempo stesso è resa dinamica e viva anche grazie dalla diagonale, notate l'abilità del fotografo nell'aver inserito una piccola bandiera americana nel margine sinistro dell'immagine. Dal punto di vista della composizione aurea, la mamma è su una linea di forza, mentre le mani che abbracciano la lapide del figlio sono su un punto di forza. In quest'immagine c'è anche un equilibrio cromatico che rafforza il senso della fotografia. Notate il colore rosso dello smalto sulle mani della donna e il colore azzurro della camicia, colori che ritroviamo nella bandiera americana. Suau ha iniziato la sua carriera nel 1976 lavorando per il Chicago Sun Times. In seguito lavorò per il Denver Post, il Time e altre importanti testate giornalistiche.
Anthony Suau ha vinto molti premi tra cui due World Press Photo e due Pulitzer. Nel 1996 ricevette la medaglia d'oro Robert Capra per il servizio sulla guerra in Chechnya. |
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