In realtà il titolo dell'articolo è un po' provocatorio. Si perché oggi sono moltissimi i professionisti, specie in alcuni settori, che utilizzano corredi fotografici mirrorless, sia come sistemi principali sia a supporto dei loro corredi reflex. Tuttavia questa domanda, nata per caso durante una "pizzata" con amici appassionati di fotografia, ha svegliato la mia curiosità. Da quella sera mi sono preso infatti la "briga" di fare un po' di chiamate a colleghi e amici fotografi, che ancora utilizzano sistemi reflex, per chiedere loro come mai non hanno preso in considerazione il passaggio a corredi mirrorless. Devo dire che le risposte sono state interessanti e mi auguro, nel mio piccolo, possano contribuire a migliorare il marketing dei produttori di fotocamere mirrorless. Di seguito vi riporto le motivazioni più frequenti che ho ricevuto sia dai colleghi che da fotografi esperti, ovviamente sono delle opinioni personali, a cui probabilmente se ne possono aggiungere molte altre. E invito tutti coloro che hanno altre motivazioni a lasciare un commento. 1° Assistenza dedicata ai professionisti Uno dei fattori che maggiormente scoraggia coloro che vivono di fotografia (ma anche video), è non avere un servizio di assistenza dedicato ai professionisti. Come ad esempio il Canon Professional Services, l'ottimo servizio di assistenza dedicato ai professionisti di Canon. In effetti, praticamente tutti i principali costruttori di attrezzatura mirrorless, che si tratti di professionista o di fotoamatori, applicano le medesime procedure e tempistiche di riparazione. Purtroppo, almeno per la mia esperienza, con tempi e modalità che spesso risultano essere poco adatte ad esigenze professionali. Personalmente sarei anche disposto a pagare un canone annuale pur di avere la garanzia di riparazioni o sostituzione dell'attrezzatura in pochi giorni. 2° Mirino elettronico Più conosco il mondo della fotografia professionale e più mi rendo conto di quanto i fotografi siano una categoria "tradizionalista". La maggior parte ama lavorare nel modo in cui ha sempre lavorato. L'idea di usare un mirino elettronico è per molti un forte disincentivo. Nonostante la qualità dei mirini elettronici sia migliorata enormemente rispetto al passato, molti fotografi preferiscono ancora il mirino ottico rispetto a quello elettronico. A mio avviso è un vero peccato che colleghi professionisti non abbiano ancora capito gli enormi plus del mirino elettronico. Vedere in tempo reale l'immagine che si sta per scattare all'interno del mirino, permette un controllo eccezionale sull'esposizione e sulla focheggiatura. Controllo impensabile con il mirino ottico. Tale controllo si traduce in ore e ore di post produzione risparmiata davanti al computer. Ore che possono essere dedicate ad attività più redditizie quali le pubbliche relazioni o il marketing. Inoltre dal mio punto di vista, il mirino elettronico rappresenta un forte stimolo alla creatività. 3° Ammortamento economico. Un appassionato di fotografia acquista una fotocamera o una lente, più che per necessità, per il piacere di avere quell'oggetto. Le scelte di un fotografo professionista viceversa sono dettate dalle reali necessità di lavoro. Ragione per cui negli anni il corredo fotografico di un professionista diviene spesso molto ampio e "misurato", sia come quantità di pezzi ma anche come qualità dell'attrezzatura. Corredi fotografici che hanno richiesto investimenti piuttosto ingenti e che come tali devono essere ammortizzati nel tempo. E' impensabile di conseguenza per un professionista, anche per ragioni fiscali (cespiti, ammortamenti, tasse, ecc.), comprare e rivendere di frequente la propria attrezzatura. Non a caso le case produttrici fanno uscire i prodotti destinati ad un target professionale con tempi molto più dilatati, in genere 3-5 anni. 4° Abitudine ad un sistema. Può sembrare incredibile ma una delle principali ragioni per le quali un professionista rimane ancorato alla propria attrezzatura è rappresentata dalle abitudini acquisite negli anni. Attenzione, non sto parlando di pigrizia. In effetti ogni cambiamento ad un nuovo sistema fotografico richiede un certo periodo di apprendimento e sperimentazione. Molti professionisti hanno impegni così ravvicinati nel tempo da non potersi permettere il lusso di dedicare ore e giornate a provare e sperimentare (e di certo non possono farlo durante i servizi di lavoro). Inoltre conoscere un sistema, significa sapere i punti di forza e limiti. Nel tempo si arriva a conoscere così bene la propria attrezzatura da farla diventare un'estensione della propria mente e delle proprie mani. Conosco fotografi che preferiscono utilizzare corpi macchina ormai "rattoppati", perché con essi hanno raggiunto un feeling talmente profondo, da conferire loro un grande senso di sicurezza. 5° Autofocus. Inizialmente le prime fotocamere mirrorless non avevano sistemi auto focus in grado di soddisfare le esigenze di un professionista, specie nella modalità fuoco continuo. In questi anni i produttori di fotocamere mirrorless hanno lavorato duramente per ottenere performance AF simili alle reflex. In effetti con gli ultimi modelli, penso ad esempio alla Fuji xpro2 o alla Fuji Xt2 o alla Sony 6300, ma ce ne sono altre, le prestazioni dei sistemi Af sono migliorate enormemente. Al punto da competere (in alcuni casi da superare), con le migliori reflex presenti sul mercato. Ciò nonostante nella mente di molti fotografi esiste ancora il timore di avere sistemi autofocus non performanti... 6° Scarsità di ottiche. Mancanza di tele obiettivi. Se pensiamo al parco ottiche offerto dai due principali brand fotografici, Canon e Nikon, ci rendiamo subito conto che entrambe sono in grado di soddisfare praticamente ogni esigenza professionale del fotografo. La stessa cosa non può essere detta, a prescindere dal brand, per i sistemi mirrorless. Tuttavia, anche sotto questo punto di vista le cose stanno cambiando piuttosto rapidamente. Olympus, Panasonic e Fuji, in particolare riescono a coprire egregiamente praticamente il 90% delle esigenze dei fotografi. Utilizzando fotocamere mirrorless Sony, tramite anelli adattatori è possibile inoltre utilizzare praticamente anche tutte le ottiche Canon e Nikon. Olympus e Fuji hanno anche colmato il vuoto esistente con le focali tele. Anzi è possibile arrivare a 600mm ed oltre con diaframmi piuttosto luminosi, per questo tipo di focali, ad un prezzo e un peso neanche comparabile con quanto offerto da Nikon e Canon. Inoltre va detto che tutte le ottiche native per il mirrorless sono state studiate e progettate per la fotografia digitale, cosa che non avviene per diverse ottiche Canon e Nikon. 7° Immagine. Per molti professionisti l'attrezzatura mirrorless, proprio per le dimensioni contenute, non conferisce al fotografo un look da professionista. In alcuni settori tale senso di inferiorità è ancora più sentito. La dimensione dei sensori peggiora ulteriormente le cose. Di fatti molti produttori di fotocamere mirrorless (fatta eccezione ovviamente per Sony e Leica), non hanno adottato sensori Full Frame. Ma mentre Leica ha prezzi non accessibili a tutti, Sony è un marchio che purtroppo ancora oggi fa storcere il naso a molti fotografi professionisti (cosa diversa nel mondo video). Devo dire che trovo un po' "buffa" sia la questione dell'immagine sia del full frame, ma mi è stata riportata da diversi fotografi, per cui mi sembra giusto annoverarla... 8° Quantità di accessori complementari presenti nel mercato. Quest'aspetto è un fattore assai rilevante. Diversi fotografi mi hanno detto: "...con Canon e Nikon, trovo tutto...". In realtà più che un problema legato al mondo mirrorless ha a che fare con i brand stessi. Di fatto possedere un corredo Canon e Nikon significa avere un'enorme possibilità di scelta tra accessori originali e complementari. Sto parlando non soltanto di lenti, ma anche di flash, luci, filtri, cavi, e via discorrendo. Purtroppo i marchi che hanno aderito ai sistemi mirrorless sono marchi "secondari" rispetto a Canon e Nikon. Inoltre i produttori terzi preferiscono produrre per un mercato molto più vasto di quello offerto da Olympus, Fuji , Sony, ecc.. La buona notizia è che in questi ultimi anni le cose stanno cambiando e adesso, specie per Sony ed Olympus è possibile acquistare moltissima attrezzatura complementare. Concludendo A mio modo di vedere, oltre ai fattori sopra elencati, ci sono ancora due elementi essenziali che condizionano i comportamenti e le scelte dei fotografi professionisti. Il primo è l'affetto che molti fotografi hanno ad un marchio (e il più delle volte è a Canon o a Nikon), l'altro è la mancanza di informazione e di esperienza diretta con l'attrezzatura mirrorless. Non c'è dubbio che l'amore per un brand ha un grande peso. Per ora i due più diffusi marchi fotografici hanno preferito rimanere "arroccati" nelle loro roccaforti, lasciando ai "piccoli", il compito di fare da apripista. Sono certo che non appena Canon e Nikon entreranno definitivamente nel mercato delle mirrorless, con prodotti di livello, gran parte delle attuali resistenze/giustificazioni verranno definitivamente superate. Infine mi rendo conto, parlando con molti fotografi e fotoamatori che molti di essi riguardo ai sistemi mirrorless hanno nella testa diversi stereotipi o idee sbagliate. La scarsa informazione non è solo responsabilità dei singoli soggetti, ma anche responsabilità di inadeguate campagne di comunicazione e distribuzione dei singoli brand. Alcuni di essi, come ad esempio Fuji, stanno facendo un buon lavoro. Altri vedi ad esempio Sony e Olympus, stanno adottando strategie di comunicazione e distribuzione, a mio parere, non adatte ad un target professionale. Ai fotografi con i quali ho parlato dell'argomento, ho chiesto loro come ultima domanda, cosa avrebbe potuto incentivarli a passare ad un sistema mirrorless. Ebbene praticamente tutti mi hanno detto che sarebbe stato molto utile avere l'occasione di provare sul campo (non per un paio di ore), un corredo mirrorless e magari di essere supportati da tecnici esperti. Come detto alcuni brand già stanno adottando strategie simili. Ma per la mia esperienza ancora in maniera non sufficiente. Ad esempio qui in Emilia diventa molto difficile riuscire a provare attrezzatura Fuji e in particolare Sony. Inoltre come professionista non mi rivolgerei mai per l'acquisto alla grande distribuzione. Preferisco chiedere al mio negoziante di fiducia, a cui posso rivolgermi in caso di necessità... |
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