Quando si lavora con la fotografia, al momento di andare in vacanza, spesso si preferisce essere leggeri (anche di "testa"). Quando parto con la mia famiglia, la macchina fotografica è per me solo un "taccuino" con cui raccontare la nostra storia. Raramente in vacanza mi concedo il tempo per sviluppare un progetto (preferisco stare con mio moglie e mia figlia). In genere preferisco "staccare" mentalmente e lasciare che le immagini arrivino senza forzature. Quest'anno poi in procinto di partire per la casa giù in Salento, sono stato molto indeciso su cosa portare come fotocamera. Inizialmente ero tentato dalla mia Rollei 35 a pellicola. Sopratutto perché non avevo nessuna voglia, al ritorno, di passare ore davanti al computer ad archiviare e post produrre le foto. Poi però ancora una volta ho optato per la mia fidata Fujix100s. La Fuji x100s è una fotocamera che amo profondamente. Mi piace usarla, portarla con me e non ultimo mi piacciono moltissimo le immagini che produce. Il mio kit di viaggio è stato quindi leggerissimo. La Fuji x100s, due schede da 32gb, 2 batterie, il carica batterie, un flash Leica da usare in auto insieme ai miei radio comandi. Niente di più.., fantastico! Vi sembrerà strano, ma meno attrezzatura porto con me e più mi sento vicino al senso profondo della fotografia. All'inizio del viaggio per divertimento, motivazione e sfida, mi sono dato alcune regole. Primo, scattare il meno possibile, non avrei per nessuna ragione dovuto superare nei sette giorni 250 immagini (praticamente 1 rullo da 36 pose al giorno). Secondo, non avrei dovuto mai cancellare nessuna foto subito dopo lo scatto. Terzo, avrei dovuto usare la fotocamera il più possibile in manuale (esposizione e messa a fuoco). Alla fine fotografare con queste regole è stato molto divertente, soprattutto per la scelta di tornare a scattare completamente in manuale. A dire il vero anche durante i servizi di lavoro uso molto le mie Fuji in manuale. Trovo che si arrivi ad una maggiore connessione con la scena e con il soggetto... In particolare mi piace usare la Fuji x100s come la Leica m6. Imposto come prima cosa la sensibilità della pellicola (ho cercato di non superare gli 800 iso). Poi il bilanciamento del bianco (di giorno tengo quasi sempre l'impostazione per nuvolo mentre di notte setto 3500 gradi Kelvin). In alcuni casi "staro" volutamente il bilanciamento del bianco per dare una precisa dominante colore alla scena, ad esempio al tramonto tendo ad enfatizzare le tonalità magenta. Infine regolo diaframma e profondità di campo. Ad esempio per gli scatti al mare ho impostato la scala metrica con una profondità da 5 metri ad infinito (ad f16). Negli altri casi focheggio manualmente. Focheggiare in manuale con la Fuji x100s è semplicissimo! La modalità di misurazione esposimetrica è stata impostata il più delle volte su spot. Per tutto il tempo ho tenuto il profilo pellicola Astia. Ogni volta che ho potuto ho attivato la DR400, in modo da avere la massima gamma dinamica. La sera poi, le immagini che ho trovato interessanti le ho post prodotte e convertite in jpg direttamente dalla fotocamera. Come vi dicevo all'inizio, portare una sola fotocamera e per di più ad ottica fissa, regala un grande senso di libertà. L'X100s poi è discreta e silenziosissima. Io non amo avere troppa attrezzatura. Non amo neanche gli zoom, trovo siano una fonte di distrazione. Per me cercare la giusta posizione di scatto è il primo passo per ottenere delle immagini interessanti. Inoltre avere una sola focale permette di creare un certo senso di coerenza e stile alle proprie immagini. Molti fotografi sono troppo legati all'attrezzatura. Portano con sé chili e chili di cose. Per me, tranne in rari casi, tutto questo non serve. La semplicità, la libertà, sono elementi essenziali per stimolare la propria creatività. Per coloro invece che fossero interessati all'acquisto di una Fuji X100s posso dire che vale i soldi che costa. Oggi la Fuji x100s è stata superata dalla Fuji x100t. Quest'ultima ha alcune comode funzioni come la modalità wi-fi, ma a mio parere la Fuji x100s è già ottima così com'è. Unico neo è la messa a fuoco. In condizioni di luce è molto veloce, ma se la luce scende diventa un pochino più lenta ad agganciare il soggetto, niente di drammatico, basta abituarsi. Più fastidioso invece è il difetto nel mettere a fuoco soggetti con dietro uno sfondo molto confuso o in controluce. In questi casi in modalità mirino ottico può capitare (raramente) di avere a fuoco lo sfondo invece del soggetto. Problema che non si presenta però con il mirino elettronico. Per tutto il resto la Fuji x100s è davvero un'ottima compagna di viaggio. Discreta, reattiva e divertente. Di seguito qualche scatto realizzato durante la settimana in Salento con la Fuji x100s. |
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