High resolution, Olympus OMD EM5 Mark IINegli ultimi tempi, quella che sembrava essere una guerra ormai finita è iniziata nuovamente e con grande fervore. Parliamo della guerra dei megapixel. Per anni i fotografi pro e non sono stati conquistati a colpi di megapixel. Poi le case produttrici sembravano essersi calmate. Recentemente diversi produttori Nikon, Canon e Sony fra i primi hanno cominciato di nuovo a contendersi fette di mercato a colpi di "chi ce l'ha più lungo" o per meglio dire “denso”. Ovviamente parliamo del sensore e della relativa densità dei pixel. Proprio poche settimane fa Canon ha annunciato una fotocamera con 50 milioni di pixel. Anche Sony, produttrice del sensore, nel 2015 ha dichiarato che metterà in commercio una fotocamera con sensore da 50 milioni di pixel e con prestazioni che scalzeranno dal trono le recenti 5Ds. E il povero sensore 4/3 come potrà mai resistere a tanta artiglieria? Semplice, con l'ingegno e la creatività. Un po' come fecero durante l'avanzata di Napoleone i russi nella loro amata terra. Bando alle divagazioni...Olympus in questi anni ha saputo dimostrare che la tecnologia può arginare e in alcuni casi superare la "forza bruta". La risposta di Olympus è stata quella di adottare/migliorare una tecnologia che permetta alla fotocamera di scattare immagini con una risoluzione di oltre 40 megapixel anche se si ha a disposizione un sensore da 16 megapixel. Vi chiederete voi, come è possibile? "Semplice" scattando più immagini (8 per l'esattezza) e "unirle" insieme. Non sto qui a spiegare nel dettaglio la tecnologia perché potrete visitare direttamente il sito di Olympus. A me interessava, prendendo in mano la Em5 mark II, sapere se tale tecnologia manteneva le promesse e se avrebbe portato un giovamento nel mio lavoro e per le mie foto. Quella che vedete è una foto scattata in modalità alta risoluzione in RAW, aperto e salvato attraverso il plug-in per photoshop. Il bianco e nero è stato ottenuto direttamente dalla macchina. Non c'è quindi nessuna post produzione La qualità delle immagini è straordinaria. Grazie a questa tecnologia non soltanto posso realizzare stampe più grandi con un dettaglio maggiore, ma posso dire praticamente addio al fastidiosissimo (specie nelle foto di still life su tessuti) effetto moiré. Inoltre e questo è l'aspetto più interessante le informazioni non subiscono l'interpolazione tipica della matrice bayer. In sostanza abbiamo molte più informazioni "reali". Ciò significa maggiore fedeltà, ricchezza cromatica e ampie sfumature nei grigi. Di seguito ho inserito un dettaglio dell'immagine. Ciò che vedete è ciò che avremmo stampando a 1,50mt (lato lungo) e osservando la stampa ad una distanza di appena 30cm. Può bastare? direi di si! E' un sogno o realtà?
Purtroppo per ora è ancora un sogno. Almeno in parte. La nuova tecnologia si capisce che è giovane. I limiti ci sono e anche parecchi. Vediamoli insieme: 1° La fotocamera deve essere su un cavalletto davvero robusto. Ricordatevi la regola aurea che dice che il cavalletto deve pesare quanto la vostra fotocamera con l'ottica più pesante del vostro corredo. 2° Non deve esserci nessun movimento. Niente vento, niente soggetti in movimento e pregate che non ci sia un terremoto mentre state scattando la foto dell'anno :) 3° Ho visto utilizzare questa tecnologia con ottiche che appena riescono a risolvere un sensore da 16 milioni di pixel, figuriamoci più di 40... Per cui dovrete dotarvi di ottiche di qualità come il 12-40mm, il 40-150mm, il 75mm, il 25mm pana/leica e altre o se volete molte delle lenti pro o top pro per il 4/3 classico 4° Usate uno scatto remoto o ritardate la chiusura dell’otturatore di almeno 4 sec.. Sfortunatamente l'App OI. Share di Olympus non funziona in modalità High Resolution. Peccato, speriamo in un aggiornamento futuro 5° Ultimo. Sarete costretti ad utilizzare photoshop meglio se le ultimissime versioni che lavorano a 64bit per aprire l'immagine. Perché udite udite, il software Olympus non è in grado di aprire ed elaborare i file ad alta risoluzione. Sono convinto che gli ingegneri stanno già lavorando ad un aggiornamento del software. Almeno speriamo... Può essere usata nella fotografia di paesaggio? Si, ma solo in determinate condizioni e con alcuni soggetti. Olympus ha dichiarato che sta lavorando affinché tale tecnologia possa essere impiegata anche a mano libera e senza troppi vincoli. Io sono fiducioso, in questi anni Olympus ha saputo mantenere le promesse. Poi staremo a vedere… Ma la domanda con cui voglio salutarvi ed invitarvi al prossimo post è: ma tutti questi megapixel servono davvero? |
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