Costruzione e maneggevolezza (disposizione tasti e personalizzazione, joystick, qualità costruttiva, mirino). Partiamo dalla qualità costruttiva e dall’ergonomia dei comandi e della macchina. La sensazione che si ha prendendo in mano la Fuji xpro2 è di una fotocamera molto più solida rispetto alla Fuji x-pro1 e in parte anche rispetto alla Fuji X-t1. La macchina trasmette solidità e qualità. All’atto pratico l’impugnatura della Fuji x-pro2 è piuttosto simile alla Fuji x-pro1. Certo la piccola impugnatura anteriore migliora la presa, ma comunque siamo lontani dalla sensazione che si ha impugnando una reflex di fascia alta. Quando si utilizzano ottiche zoom come il 16-55mm o il 50-140mm con tutta onestà si sente la mancanza di una buona impugnatura. Per questa ragione dopo circa un mese di utilizzo ho deciso di acquistare il grip accessorio proposto da Fuji. Il grip supplementare infatti, ha migliorato notevolmente l’impugnatura della fotocamera, nonostante i 120 euro per l’acquisto non siano pochi… Ho apprezzato molto la qualità costruttiva dello sportellino per l’alloggiamento delle schede SD. La qualità percepita non è quella di una Canon 1Dx o della nuova Nikon D5, ma comunque è ben costruito e assolve bene il suo lavoro. Da sicurezza vedere le guarnizioni a protezione per l’infiltrazione d’acqua e polvere. Il display è eccellente e garantisce la visione anche con forte luce solare. Anche il mirino è ottimo, leggermente più piccolo della Fuji x-pro1 (peccato), ma davvero luminoso. L’esperienza d’utilizzo del mirino è ottima sia in modalità OVF (mirino ottico), sia in modalità EVF (mirino elettronico) che IVF (modalità ibrida). Abbiamo finalmente anche la regolazione delle diottrie. Infine il passaggio automatico da mirino a display è stato notevolmente velocizzato. Fuji ha inserito poi, come sulla Fuji x100T, la regolazione automatica della luminosità del mirino. La Fuji x-pro2 ha molti tasti, di cui diversi sono tasti personalizzabili a cui poter associare la funzione che più fa comodo. E’ possibile regolare “meccanicamente” anche i valori iso e i tempi senza dover accendere la fotocamera ed entrare nel menù. Molti sul web hanno criticato la doppia ghiera di controllo (Iso/Tempi), ritenendola scomoda. Per me invece non è così.., forse perché ho usato moltissimo fotocamere analogiche manuali… Ciò che invece non mi è piaciuto è stata la posizione del tasto AEL per il blocco dell’esposizione. A mio avviso è decisamente troppo distante rispetto all’impugnatura. La mia mano tra l’altro è grande figuriamoci chi ha una mano più piccola. Anche il tasto AFL per il blocco della messa a fuoco mi è sembrato un po' scomodo. L’unico modo per attivarlo è facendo un movimento un po’ innaturale con il pollice. Anche il joistck, tanto esaltato da altri, a volte non l’ho trovato così fluido nei movimenti del cursore. La leva per muovere i punti di fuoco è a mio avviso troppo piccola. Inoltre ho trovato poco fluido e preciso il movimento del cursore soprattutto verso l’alto. Per me il joistck presente sulle fotocamere Canon è molto più pratico. Altro elemento poco comprensibile è il posizionamento della presa pc-sync. Nella posizione laterale in cui è posizionata è molto facile che si perda il tappino di protezione a seguito dello sfregamento con la tracolla. A parte qualche piccolo “difetto”, di cui alcuni soggettivi, il feeling di utilizzo della nuova Fuji Xpro2 è fantastico. La fotocamera è anche bella e piacevole al tatto, al punto che viene voglia di averla sempre in mano. Qualità d’immagine (iso, gamma dinamica, colore, lavorabilità del file) Fujifilm ha sempre puntato sulla qualità d’immagine. Oltre ad un sensore eccezionale, il marchio giapponese ha dotato le sue fotocamere di ottime ottiche, alcune tra le migliori presenti sul mercato. In termini di qualità d’immagine la Fuji X-pro2 non soltanto non tradisce le aspettative, anzi le supera di molto. I colori come sempre sono ottimi. La gamma dinamica è straordinaria (specie per un sensore Aps-c). I file della X-pro2, per chi ama lavorare molto in post produzione, sono molto malleabili e ricchi d’informazioni, specie nel recupero delle alte luci. Come già per la Fuji xt1, anche per la Fuji xpro2 la resa ad alti iso è ottima. Anche se in stampa è molto difficile notare differenze significative tra le due fotocamere. Se consideriamo la maggiore densità del sensore possiamo dire che la Fuji xpro2 ad alti iso ha una performance migliore della della Fuji xt1. Dal punto di vista del dettaglio i 24 megapixel regalano un maggiore dettaglio fine conferendo alle immagini una maggiore “sensazione materica”. La modalità bianco e nero Fuji Across è stupenda. Siamo ormai ad un livello tale da poter avere delle ottime immagini bianco e nero senza più ricorrere alla post produzione. Mi piace anche la resa dell’effetto grana (tradotto in italiano nel menù con sabbia…). Ho provato a fare diverse stampe di file usciti dalla camera con la modalità Across su carta fine art Canson Baryta e la resa è eccezionale, brava Fuji! Dobbiamo ricordare infine che i file RAW della Fuji Xpro2 pesano circa 50 mega! Ho provato a fare una comparazione con la modalità compressa e non ho trovato però sostanziali differenze. Questa è una buona notizia per chi ad esempio durante un servizio realizza moltissime immagini. Unico problema nella gestione dei file l’ho avuto con Lightroom (anche con la versione cloud più aggiornata). Purtroppo i file della Fuji xpro2 vengono “aperti” in Lightroom con una sottoesposizione di circa 1 stop. Ciò oltre a rendere più lunga e difficoltosa la fase di post produzione crea problemi anche in fase di editing. Autofocus (velocità, accuratezza, tracking) Arriviamo subito al sodo. Se pensate di trovare nella Fuji xpro2 un autofocus molto più rapido di quello presente sulla Fuji x-t1 o sulla Fuji x-t10 rimarrete sicuramente delusi. Il sistema Af della Fuji x-pro2 è rapido e molto accurato, al pari o di poco superiore della x-t1 o della x-t10. Se invece paragoniamo la Fuji x-pro2 alla Fuji X-pro1 allora la differenza è abissale. Anche se l’autofocus non è stato velocizzato di molto rispetto alla Fuji x-t1, non siate delusi, perché la reattività generale della fotocamera è realmente eccezionale. Da questo punto di vista il balzo in avanti c’è stato, ed è stato anche consistente. La Fuji x-pro2 conferisce quasi la sensazione in termini di reattività delle fotocamere Canon, almeno della serie 5. Oggi anche con Fuji si possono fare delle immagini con un approccio “punta e scatta”. Devo dire che durante i matrimoni la reattività della macchina fa davvero la differenza, specie per me che amo avere uno stile più da reportage. L’autofocus è davvero molto accurato, non mi è capitato praticamente mai di avere foto con il fuoco sbagliato. Anche l’affidabilità del sistema Af in modalità tracking è molto buona. Dalle mie prove la Fuji x-pro2 fa meglio della Fuji x-t1. Questo grazie ad un processore più veloce e a maggiori punti di messa a fuoco. Posso dire che almeno l’80% delle foto sono perfettamente a fuoco. Un altro 10% di foto sono appena morbide ad ingrandimenti consistenti e il restante 5% è fuori fuoco. Ovviamente questi sono numeri che ho verificato con il 16-55mm e il 40-150mm. Con il 23mm ad esempio ho notato un sensibile peggioramento. Portando le immagini fuori fuoco a circa un 10-15% dipende molto dal movimento del soggetto. Tuttavia prendete questi dati come esperienza soggettiva. Sicuramente persone più abituate a fare fotografie sportive sapranno fare meglio di me. In condizioni di luce scarsa il sistema Af della Fuji xpro2 è notevolmente migliorato rispetto alla Fuji xt1 e a mio parere al pari delle migliori reflex presenti oggi sul mercato. Oggi possiamo mettere a fuoco anche in condizioni di luce veramente scarsa. Concludendo quest’argomento posso dire che Fuji con la nuova xpro2, in termini di autofocus ha ormai colmato il gap con gli altri marchi mirrorless e reflex. La Fuji xpro2 difatti è senza dubbio una fotocamera affidabile e veloce. Batteria e Menù. Tutti coloro che hanno usato fotocamere mirrorless sapranno che la durata delle batterie è il vero tallone di Achille. Purtroppo anche la Fuji x-pro2 non fa eccezione. Usando molto il mirino elettronico e/o il display non si va oltre i 350 scatti per carica. Tuttavia se si usa molto il mirino ottico, usando quello elettronico solo per una breve verifica dell’esposizione, la durata della batteria migliora sensibilmente. Comunque credo sia necessario portare con se sempre un paio di batterie di scorta. Io durante i miei servizi matrimoniali porto con me sempre 6 batterie. Fuji ha cambiato anche il menù della fotocamera. Personalmente con le altre fotocamere Fuji non ho mai sentito il bisogno di un restyling al menù. Di certo ho trovato ottima l’idea di inserire il My menù in cui programmare tutte quelle voci che più frequentemente utilizziamo. Durante questi mesi mi sono capitati dei problemi probabilmente riconducibili al firmware. In un caso mi è comparso il messaggio “spegnere la fotocamera e riaccendere”, in altri due casi la macchina si è completamente bloccata, al punto che solo l’eliminazione della batteria mi ha permesso di sbloccare la camera. Va detto tuttavia che da quando ho aggiornato il firmware (vers. 1.2), non ho più avuto problemi. Di seguito qualche scatto fatto con la Fuji Xpro2, durante uno dei matrimoni di questa stagione... Concludendo Cerchiamo di tirare le somme. La fuji xpro2 è davvero una splendida fotocamera. Ben costruita, dal look professionale e capace di generare ottimi file. Certo nel bene e nel male ha un’impostazione da fotocamera a telemetro e questo forse non la rende adatta a tutti. Inoltre la modalità video non è ancora all’altezza di una Canon 5d mark III, o una Sony A7S e anche di una Olympus Em5 markII o della splendida Panasonic Gh4. Tuttavia la Fuji Xpro2 convince sia per le prestazioni in fase di scatto, sia per la grande qualità dei file. Fuji ha realizzato un prodotto eccellente, una fotocamera in grado di accompagnare il fotografo in ogni condizioni e per molti anni… |
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