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ECCO COME FUNZIONA LA MODALITÀ' DYNAMIC RANGE DI FUJI

15/1/2018

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Foto
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Recentemente ho avuto richieste di chiarimenti da parte di lettori di questo blog in merito al funzionamento e all'utilità del sistema Dynamic Range di Fuji (DR).

La DR è una  opzione specifica delle mirrorless Fuji grazie alla quale è possibile "estendere" di molto la gamma dinamica di un'immagine.
​

In questo articolo, cercherò di spiegarne il funzionamento e l'effettivo utilizzo sul campo, sperando che possa essere d'aiuto per poter sfruttare ancora meglio le fotocamere Fuji.

PREMESSA: Sensori Isoless

Prima di addentrarci nella spiegazione del funzionamento della funzione DR, ritengo sia importante evidenziare una caratteristica comune a tutti i sensori installati sulle mirrorless della Fuji e da altri produttori, in particolare Nikon e Sony.

Questi sensori utilizzano una tecnologia ISOLESS, grazie alla quale è possibile "amplificare" la sensibilità ISO prima e/o dopo la generazione del file RAW.

Provo a spiegarmi..., confrontando un file avente un'esposizione corretta in cui il valore ISO è di 3200 e un file avente la stessa coppia tempo/diaframma ma esposta a 200 Iso, quindi sottoesposta di 4 stop, e successivamente corretto di 4 stop con un software di elaborazione, non noteremo nessuna differenza significativa in termini di resa rumore e qualità d'immagine. Qui sotto potete notare un'immagine di esempio. 
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A sinistra il file esposto a 3200 Iso, a destra il file esposto a 200 Iso. Come potete notare le differenze sono minime. Clicca sull'immagine per ingrandire
Grazie alla tecnologia ISOLESS è possibile massimizzare la gamma dinamica con valori ISO nominali diversi da quelli reali. ​Su questo aspetto fondamentale si basa la tecnologia DR installata sulle fotocamere Fuji X che andrò di seguito a chiarire.

in cosa CONSISTE il sistema dr di fuji?

Come detto in precedenza, il sistema DR (Dynamic Range) di Fuji è studiato per "ampliare" la gamma dinamica dei sensori, attraverso un'elaborazione software applicata ai file JPG. L'estensione della gamma dinamica è possibile impostarla su quattro diversi valori:
  • Dr100 : non viene applicata nessuna elaborazione del segnale
  • Dr200 : la macchina applica una sotto esposizione di 1 stop
  • Dr400: la macchina applica una sotto esposizione di 2 stop
  • DrAuto: la macchina in base al contrasto della scena inquadrata può applicare un Dr100 o un Dr200*

*=Nei primi modelli Fuji X ( ad esempio la Fuji Xrpo1 e XE1), il DrAuto poteva anche settarsi su Dr400. ​

Qui sotto vedete tre file RAW di tre immagini scattate con la stessa coppia tempo-diaframma con valori DR crescenti (Dr100,Dr200,Dr400). Non ho pubblicato lo scatto con DrAuto dato che avrebbe applicato in questo caso un Dr200).
​Per aprire i file ho utilizzato il software Photo Ninja (più avanti nell'articolo ne spiegherò il motivo). Ecco un esempio.
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File Raf non elaborati( qui ho usato Photo Ninja), 800 Iso 1/30 sec. f/5.6. da sinistra a destra Dr100, Dr200 e Dr400. Clicca per ingrandire
Potete chiaramente osservare che a DR crescente si ha una maggiore sottoesposizione. In pratica tra la prima e l'ultima immagine si presenta una differenza di due stop. 
​
In sostanza con la funzione DR attivata, la fotocamera applica un valore iso inferiore di 1 o 2 stop rispetto al valore nominale (quello cioè che impostiamo noi). In questo modo sottoesponendo e recuperando tramite software le informazioni nelle zone in ombra si riesce ad avere un file finale con un'ampia gamma dinamica.

Vediamo un altro esempio. Ecco ancora il nostro simpatico orsetto questa volta ripreso a figura quasi intera. Ora, esaminiamo cosa avviene sui file jpg direttamente usciti dalla macchina, senza perciò nessuna modifica (in questo test ho utilizzato la mia fidata Fuji Xpro2 corredata dall'ottimo Fujinon 16-55 f/2.8). ​
Foto
File JPG, 800 ISO , 1/30 sec, f/5.6, da sinistra a destra DR crescente da Dr100 a Dr200 a Dr400
Si può chiaramente osservare che le sottoesposizioni presenti nei file RAF, sono state "bilanciate" via software dalla fotocamera. Sia le ombre che le alte luci appaiono ora piene di dettaglio. Provate a notate la "guancia"  destra del pupazzo, vedrete un notevole dettaglio sulle alte luci più estreme, vediamo qui sotto un ingrandimento.
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Jpg, 800 ISO Dr100 clicca per ingrandire
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Jpg, 800 ISO Dr200 clicca per ingrandire
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Jpg, 800 ISO Dr400 clicca per ingrandire
Sia dalle immagini, sia dall'istogramma si nota quanto a valori DR crescenti restano in gamma e si recuperano le alte luci  (la "peluria" dell'orsetto si distingue via via sempre più).

​Osserviamo ora il comportamento nelle zone in ombra. Nelle tre immagini sotto come avrete notato,  le zone in ombra hanno tutte la stessa luminosità. 
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Jpg, 800 ISO Dr100 clicca per ingrandire
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Jpg, 800 ISO Dr200 clicca per ingrandire
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Jpg, 800 ISO Dr400 clicca per ingrandire
Da questa serie di sei scatti si può dedurre il funzionamento del sistema DR durante l'elaborazione dei file JPG. ​
In pratica la macchina sottoespone le immagini di uno o due stop (rispettivamente con Dr200 o Dr400), per poi  in fase di elaborazione "amplificare" le zone in ombra di altrettanti  1 o 2 stop in base al valore impostato.

Per questo motivo se impostiamo un Dr200 la sensibilità ISO dovrà essere settata al minimo a 400 ISO, mentre se impostiamo un Dr400 la sensibilità dovrà essere impostata al minimo a 800 ISO, per avere un range sufficiente al funzionamento del sistema DR. 

Questo metodo quindi permette di avere "un'ampliamento" della gamma dinamica di uno o due stop nel JPG e nel contempo di mantenere le alte luci in sicurezza evitando perdite di dati che in quel caso saranno difficilmente recuperabili.

​Per evidenziare e rafforzare ancor più quanto vi ho esposto vi pubblico altre tre scatti in cui ho "forzato la mano" piazzando uno forte fonte luminosa in controluce.
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Jpg, 800 ISO Dr100 clicca per ingrandire
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Jpg, 800 ISO Dr200 clicca per ingrandire
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Jpg, 800 ISO Dr400 clicca per ingrandire
Le zone in ombra mantengono la stessa luminosità mentre le aree illuminate dal faretto vengono sempre più recuperate con valori DR più alti (riuscendo anche a recuperare parte dei dettagli sul bordo del cuscino).

​Concludendo questa parte riguardante il funzionamento in JPG del DR vi mostro la differenza nel dettaglio al 100% tra un Dr100 e un Dr400 in cui si nota con evidenza il recupero eseguito sulle alte luci da questo sistema implementato sulle fotocamere Fuji X.
Foto
JPG 800 ISO, a sinistra Dr100 a destra Dr400, clicca per ingrandire

ma se scatto in raw NEI SOFTWARE DI ELABORAZIONE GLI EFFETTI DEL DR SI VEDONO  o no?

Negli esempi che fin'ora ho pubblicato ho sempre utilizzato dei file JPG (a parte la seconda immagine in cui vi ho voluto mostrare il funzionamento a "nudo" del DR pubblicando dei RAF e aprendoli con photo Ninja, che ha la particolarità di poter escludere la correzione automatica dei file RAW.

​Ma il sistema DR funziona anche sui file RAF aperti ad esempio con Lightroom/Camera Raw? E se si in che modo?
Foto
File RAF, 800 ISO , 1/30 sec, f/5.6, da sinistra a destra DR crescente da Dr100 a Dr200 a Dr400
Ecco ancora il nostro orsetto. In questo caso utilizzando i RAF aperti con LIGHTROOM CLASSIC CC (l'ultimissima versione), si nota subito che la differenza tra i tre scatti eseguiti rispettivamente a Dr100, Dr200 e Dr400 semplicemente non esiste, in quanto Lightroom applica di default una correzione sovraesponendo le immagini ottenute con la Dr200 e Dr400 di 1 o 2 stop. Vi pubblico gli ingrandimenti corredati dei rispettivi istogrammi
(nostro "pane" per fotografi digitali).
Foto
RAF, 800 ISO Dr100 clicca per ingrandire
Foto
RAF, 800 ISO Dr200 clicca per ingrandire
Foto
RAF, 800 ISO Dr400 clicca per ingrandire
Notate nell'immagine successiva i due ingrandimenti al 100% di un Dr100 e un Dr400 sempre da file RAF. Non esiste in pratica nessuna differenza a testimonianza che il software, in questo caso LIGHTROOM CLASSIC CC ,ha "emulato" la funzionalità del DR, anzi a dire il vero,  il Dr400 risulta leggermente sovra esposto rispetto al Dr100.
Foto
File RAF, 800 ISO, a sinistra Dr100 a destra Dr400, clicca per ingrandire
In base a questi primi scatti sembrerebbe quindi che, se scattiamo in RAF, il sistema DR è mantenuto (almeno con le versioni aggiornate di Lightroom). Questo è parzialmente vero, ma serve fare una precisazione.
Cosa succede quanto impostiamo sulla fotocamera la modalità DR Auto?
Qui sotto vedete due scatti: il primo è il JPG il secondo è il RAF corrispondente aperto con Lightroom CC entrambe in modalità Dr Auto.
Foto
Jpg 800 iso, DrAuto, clicca per ingrandire
Foto
Raf 800 iso, DrAuto, clicca per ingrandire
In questo caso come vedete, il software non è stato in grado di applicare una correzione e di conseguenza il file raw, rispetto al jpg appare sottoesposto. Cosa, che come abbiamo visto poc'anzi , non succede quando impostiamo i DR fissi Dr200 e Dr400.
In effetti questo è un comportamento "anomalo" di Lightroom e Camera Raw CC ( e di tutti gli altri software in commercio da me provati).  
​Vi pubblico qui sotto due altre immagini in cui è evidente il fatto.
Foto
ISO 800, DrAuto, a sinistra il file JPG a destra il corrispondente RAF, clicca per ingrandire
In pratica quando poi noi andremo a scaricare i nostri scatti e li apriremo con il nostro software di conversione, ci ritroveremo qualche immagine sotto esposta (le DrAuto in cui la macchina ha impostato in automatico il Dr200) e dovremo quindi perdere un po' di tempo per recuperarla.

Tuttavia anche se il file Raf non è stato "corretto" da Lightroom-Camera Raw resta comunque il fatto che avremo le alte luci "protette" dalla sotto esposizione e sarà sufficiente recuperare le ombre per emulare sufficientemente la funzionalità DR che Fuji applica sul JPG o sui DR200 e 400.

Provate ad osservare le due immagini sottostanti per vedere come con una semplice correzione delle ombre con Lightroom o Camera Raw è possibile emulare il comportamento della DR.
Foto
ISO 800, file RAF Dr400 senza correzione, clicca per ingrandire
Foto
ISO 800, file RAF Dr400 corretto, clicca per ingrandire
Nel caso di DrAuto quindi, andremo a recuperare le zone in ombra, mentre nel caso di Dr200 e Dr400, per avere un look quanto più simile al jpg della camera, dovremo recuperare leggermente le alte luci (vedremo con i prossimi aggiornamenti di Lightroom e Camera Raw).
​
Ad ogni modo, a parte l'interpretazione dei software di conversione data ai file RAF di Fuji, i file stessi grazie anche alla funzione DR, avremo tanto materiale su cui lavorare.

Come esempio vi pubblico un ultimo scatto al nostro orsetto elaborato con Camera Raw in cui è evidente la malleabilità del file RAF che ci permette di ampliare la gamma dinamica della scena riuscendo con estrema semplicità a mantenere in gamma sia le basse che alte luci. 
Foto
file Raf elaborato con Camera Raw CC, 800 ISO Dr400, clicca per ingrandire

CONCLUDENDO, COME CONSIGLIO DI SETTARE LE DR DELLA FOTOCAMERA?

​Tenendo in considerazione che impostando dei DR 200-400 o DrAuto, la visione che avrete nel mirino o nel display della macchina terrà conto di queste impostazioni, i settaggi consigliati sono:
​
  • JPG: in base al genere fotografico: DR fissi ( Dr100-Dr200-Dr400) valutando il contrasto della scena per  paesaggi e still life, nel caso di street o comunque situazioni dinamiche dr400 con iso auto o drAuto con iso auto 
  • RAF: in questo caso consiglierei il Dr fissi valutando il contrasto della scena, se si ha fretta un'ottima soluzione è settare la macchina sul Dr200, ed eviterei il DrAuto.

Spero con questo mio articolo di avere chiarito sufficientemente il funzionamento del sistema DR ed il suo utilizzo.
Per qualsiasi chiarimento potete scirvere qui sul blog oppure contattarmi direttamente.
​
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