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CANSON BARYTA PRESTIGI E PHOTOGRAPHIQUE.., IL PIACERE DI STAMPARE SU CARTE AL SOLFATO DI BARIO.

24/10/2016

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Ansel Adams nella sua camera oscura. Adams riteneva che le carte fotografiche dovessero avere una finitura glossy. In genere per le sue opere usava carta baritata.
Chi viene dal mondo della fotografia analogica avrà, almeno per una volta, stampato su carte baritate. 

Parliamo di carte fotografiche di elevata qualità e destinate a persone dai "palati fini".

Anche oggi con la stampa digitale a getto d'inchiosto fine art, possiamo godere della bellezza della carta al solfato di bario.

In particolare voglio parlarvi della carta baritata della cartiera Canson, in particolare della Canson Baryta Prestige e Photographique.

Vediamo insieme caratteristiche e come valorizzarle al meglio.
Partiamo prima di tutto da un po' di storia...L'utilizzo della carta baritata inizia verso la fine del 1800. Inizialmente per legare il solfato di bario si usava un legante gelatinoso. Una volta steso sulla carta, il composto veniva  coperto da uno strato di emulsione fotosensibile.
Negli anni l'utilizzo delle carte baritate è diminuito a favore delle carte fotografiche politenate o con rivestimento di resine. A differenza delle carte baritate che hanno un altissimo grado di riflessività e un punto di bianco eccezionale, le carte politenate a causa di un trattamento chimico "più grossolano", restituiscono una ricchezza tonale inferiore alle baritate. (Almeno secondo molti...).
Oggi, nella stampa a getto d'inchiostro,  la funzione del solfato di bario è cambiata. Infatti il solfato di bario non si utilizza più per legare l'emulsione ai sali d'argento, ma per conferire alla carta un rivestimento riflessivo speciale e liscio.
In passato le carte baritate erano usate solo per la stampa in bianco e nero, oggi con la tecnologia fine art è possibile usare le carte baritate sia per il bianco e nero che per il colore. Tuttavia a mio modo di vedere ancora oggi, la carta baritata, da il meglio di sé soprattutto con fotografie a toni di grigi.

Stampare su carta baritata è ancora oggi un piacere. Le stampe hanno un look speciale così come l'odore. Inoltre trattandosi di carte fotografiche di alta qualità, la grammatura della carta è generosa, in genere superiore ai 300gr. Ciò conferisce al tatto, una sensazione unica.

Esistono diverse carte baritate, di certo le più conosciute sono l'Ilford Galerie Gold Silk, Hahnemuhle Fine Art Baryta e le carte baritate della Canson Infinity in versione Prestige da 340gr e in versione Photographique da 310gr.

Oggi voglio parlarvi proprio delle carte della cartiera Canson, le altre le affronterò in un altro articolo.
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Cominciamo dalla meravigliosa CANSON® INFINITY BARYTA PRESTIGE 340G/M²  (con finitura glossy). 

Caratteristiche:
La Canson® Infinity Baryta Prestige 340g/m² è costituita da una base di alfacellulosa priva di acido e carta di cotone bianca, con un rivestimento di solfato di bario. Si tratta di una carta liscia Baritata Lucida che evoca l'aspetto e il senso estetico tipico delle tradizionali carte per camera oscura.

Le caratteristiche di questa carta sono davvero uniche: garantisce un'eccezionale durata nel tempo, una favolosa densità ottica del nero (D-max) e una fantastica nitidezza dell'immagine. La carta ha una buona planarità, una eccellente superficie omogenea, una buona attitudine al taglio e una lieve differenza di brillantezza tra le parti stampate e non stampate. Offre inoltre un gamut straordinariamente ampio che migliora la riproduzione del colore e aumenta l'impatto visivo.

Canson® Infinity Baryta Prestige è un prodotto innovativo dedicato ai fotografi e agli stampatori più esperti, tanto per la realizzazione di stampe d'archivio in bianco e nero, quanto per quelle a colori

Scheda tecnica:

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Consigli pratici:
Osservando la carta baritata della Canson, ci si accorgerà che il punto di bianco tende leggermente al giallo/verde. Questo è un "buon" segno in quanto la carta non è stata trattata, se non in piccolissima parte, da sbiancanti ottici. Sostanze che di fatto rendono la carta più azzurrina per compensare la naturale tendenza della carta ad essere giallastra. Tuttavia l'utilizzo degli sbiancanti ottici ha un effetto transitorio, facendo si che dopo qualche anno la stampa torni ad essere più calda.

Avendo una tendenza calda e leggermente (ripeto leggermente) verde, per le stampe in bianco e nero, consiglio a coloro che hanno la possibilità di utilizzare un RIP di stampa, o un driver avanzato, di apportare delle compensazioni cromatiche ai toni di grigio,  aggiungendo qualche punto di ciano e magenta.
Ad esempio con il mio plotter il Canon Prograf Pro 1000, utilizzando il Print Studio Pro, apporto le seguenti variazioni:
X-15; Y-15 mentre per la luminosità e il contrasto C-1; B10.

Ovviamente queste indicazioni sono utili a chi utilizza inchiostri Lucia e possiede lo stallo modello di stampante (anche se ho notato che i valori sono più o meno simili per i modelli pro di stampanti Canon).
Ciò che conta è che cerchiate di compensare il punto di bianco non neutro.

Trattandosi di carte fine art molto spesse, 340gr, consiglio vivamente di caricare la carta in modo manuale e foglio per foglio. Inoltre sul vostro software di stampa consiglio di impostare qualità alta di stampa, ciò rallenterà il processo d'inchiostrazione a vantaggio dei tempi di asciugatura. Tempi che in genere asciugano completamente in circa 2-3 ore.

​Parliamo ora della seconda carta baritata offerta da Canson la Canson® Infinity Baryta Photographique.
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Descrizione:
La Canson® Infinity Baryta Photographique è una vera carta baritata sviluppata appositamente per la tecnologia a getto d’inchiostro. Consiste in una carta bianco puro, in fibra di cellulosa alpha, senza acidi, rivestita con uno strato di Solfato di Bario – lo stesso coating utilizzato nelle carte all’alogenuro d’argento – ed una particolare patinatura per trattenere i colori a getto d’inchiostro.

Baryta Photographique offre gli stessi risultati estetici e di resa dell’immagine delle tradizionali stampe baritate eseguite in camera oscura ed è conforme agli standard richiesti dalla norma ISO 9706 per una massima conservazione nel tempo.

Questa carta fotografica “qualità museo” offre un’eccellente densità dei neri e un’ottima nitidezza delle immagini, rendendola ideale per fotografie in bianco e nero. 

Scheda Tecnica:

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Consigli pratici:
Anche in questo caso il punto di bianco tende leggermente al giallo/verde, tendenza che dovrà essere compensata, nelle stampe in bianco e nero, attraverso regolazioni ottenibili via RIP o driver avanzati. Anche in questo caso consiglio di linearizzare l'inchiostrazione con qualche punto di magenta e ciano. Io personalmente con il mio plotter il Canon Prograf Pro 1000, utilizzando il Print Studio Pro, apporto le seguenti variazioni:
X-30; Y-15 mentre per la luminosità e il contrasto C-1; B10. Supporto di stampa Luster (per plotter Canon).
Come detto sopra queste indicazioni sono utili a chi utilizza inchiostri Lucia e possiede lo stesso modello di stampante.
Ciò che conta è che cerchiate di compensare il punto di bianco non neutro.

Come detto sopra, trattandosi di carte fine art molto spesse, 310gr, consiglio vivamente di caricare la carta manualmente foglio per foglio. Inoltre dal vostro software di stampa consiglio di impostare qualità alta di stampa, ciò rallenterà il processo d'inchiostrazione a vantaggio dei tempi di asciugatura. Tempi che anche in questo caso si aggirano sulle 2-3 ore.
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Consiglio per l'archiviazione e la manipolazione:

Tutte le carte fotografiche ed in particolare le carte Fine Art, devono essere manipolate ed archiviate prestando attenzione. Vi consiglio di acquistare almeno due paia di guanti bianchi di cotone e di toccare la carta solo una volta indossati. Questo perché il grasso e l'umidità della pelle potrebbe ridurre la qualità della stampa.
Inoltre vi suggerisco vivamente di riporre la carta sempre nella sua scatola e in luogo asciutto e non troppo caldo o freddo. In particolare è da evitare come "la peste", luoghi particolarmente umidi. Il produttore consiglia temperature che vanno dai 15-25° con tassi di umidità del 40-60%.
Prima di archiviare o incorniciare la stampa è sempre meglio lasciarla asciugare per circa 2-3 ore.

Concludendo....
​Stampare su carta baritata, specie in bianco e nero, è realmente un piacere, soprattutto se si riescono a compensare correttamente le eventuali dominanti colore.  Le carte baritate, ieri come oggi, conferiscono alle immagini un look speciale. Certo parliamo di carte generalmente costose, destinate quindi ad un pubblico di fotografi particolarmente esigente e che ama valorizzare le loro opere. Tuttavia, se siete appassionati di fotografia, vi invito caldamente almeno per una volta, di provare a stampare le vostre fotografie su questo tipo di carta, sono sicuro che non ve ne pentirete!

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by Damiano Durante
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