I falsi miti sul micro 4/3
La fotografia non è ingegneria! Prima di parlare dei risultati ottenuti con le fotocamere, voglio fare una premessa. Le comparazioni dove alla fine viene proclamato un “vincitore”, le ho trovate sempre sterili. Certo ai più piacciono ed è forse questo il motivo per cui la rete ne è piena. Ma io come detto le trovo praticamente inutili. Guardando al passato difatti ci sono fotocamere che pur essendo state superate sotto ogni punto di vista offrono ancora un look d’immagine davvero unico. Prendiamo ad esempio la prima serie della Canon 5d o della Olympus E1, macchina “superate”, ma che sono ancora in grado di produrre immagini estremamente accattivanti e dal “sapore” unico. Troppo spesso invece oggi ce ne dimentichiamo e passiamo ore e ore a discutere e ad argomentare magari su un forum su quanto quel modello sia migliore dell’altro. Ma migliore per chi e per cosa? Ognuno deve scegliere più che una fotocamera un sistema fotografico. La scelta di tale sistema deve basarsi su due elementi fondamentali. Prima di tutto il genere fotografico, poi viene il proprio stile. Se ad esempio amiamo scattare con focature selettive estreme, probabilmente una fotocamera full frame potrà essere la scelta più consigliata. Viceversa se curiamo molto l’esposizione, gestendo i rapporti di contrasto di luce, forse una mirrorless con il mirino elettronico può tornare comoda… Quindi a prescindere dal fatto che quel modello sia leggermente meno rumoroso o abbia una gamma dinamica leggermente migliore, cercate di trovare un sistema e una camera che sentite vostra, che vi appartiene, in sostanza che vi faccia venire voglia di fotografare e che assecondi il vostro essere fotografo. Le protagonisteArriviamo adesso alle protagoniste di questo confronto: la Canon 6D, la Pentax K3 e la Olympus Em5 Mark II. Alcuni si chiederanno ma perché due fotocamere reflex su un sito votato alle mirrorless? Per diverse ragioni... Molte persone ancora oggi scattano e lavorano con sistemi ibridi. Reflex più mirrorless. Molti proprietari di una mirrorless magari cercano una reflex, oppure chi ha una reflex magari cerca una mirrorless. Inoltre perché tutte e tre le fotocamere hanno prezzi simili. La Canon 6D costa un po’ di più delle altre due ma non di molto. Altro fattore è il peso e l’ingombro. Sia la Canon che la Pentax sono fotocamere tra le reflex più “compatte”. Infine perché sono tutte e tre ottime fotocamere, modelli che non esiterei un secondo nel consigliarli ad altri. Andiamo in ordine alfabetico, cominciamo dalla Canon 6D
Olympus Em5 Mark II
Arriviamo ai testGamma dinamica Con il primo test ho voluto testare la gamma delle tre fotocamere. Per far questo ho usato un cartoncino grigio medio e ho effettuato delle sovra e sotto esposizioni a luce costante e controllata fino 5 stop. Poi ho provato a recuperare le foto sovra/sotto esposte, apportando le relative compensazioni esposimetriche. Tutte e tre le fotocamere offrono delle ottime performance ma la Olympus Em5 mark II, specie nelle alte luci sembra avere più "spunto". Difatti è possibile recuperare fino a +4EV. Sia la Pentax che la Canon si fermano a circa 3 Stop. La gamma della Canon è buona, tuttavia ingrandendo sull'immagine si può vedere come non si riescano a recuperare i 4 stop di sovraesposizione. La texture del cartoncino in alcune aree è persa completamente. Come per il test fatto in un altro articolo con la Olympus Em1, anche questa volta l'Em5 Mark II sembra avere una marcia in più in termini di gamma dinamica. Cliccando sull'immagine si può vedere come sia riuscita a recuperare i 4 stop di sovraesposizione e a restituire la tramatura della carta. Per capire meglio di cosa parlo, credo sia importante vedere anche l'articolo di cui sopra. In basso ho inserito una foto di esempio delle potenzialità di recupero della fotocamera. La Pentax K3 dal punto di vista della gamma dinamica sembra avere maggiori difficoltà rispetto alle rivali. Dall'immagine è possibile vedere come le aree bruciate siano ancora più estese rispetto a quelle presenti con la Canon 6D. Resa Rumore In termini invece di resa rumore come era da aspettarselo la migliore è la Canon 6D. Se guardiamo le due comparazioni al 100%, specie in quella a 6400 iso è evidente la migliore resa della Canon. Se tuttavia proviamo a vedere cosa succede in stampa ci rendiamo conto che questo gap praticamente scompare. In questa immagine potete osservare cosa vedreste guardando una stampa lato lungo di 70 cm. Potevo ingrandire anche di più, ma credo che stampare un 70x50cm circa a 6400 iso possa essere già abbastanza! Sul piano del colore(specie nel volto della bambola), l'Olympus è la più aderente alla realtà. Le altre fotocamere hanno restituito un "incarnato" più caldo e giallo. Inoltre a mio avviso è riuscita a mantenere più passaggi tonali. Tirando le somme tutte e tre le fotocamere offrono risultati ad alti iso davvero soddisfacenti. Ricordiamoci che parliamo dei raw usciti dalla camera senza nessuna riduzione rumore e post produzione! Bilanciamento del bianco. Di seguito potete vedere come le macchina hanno gestito la stessa condizione di luce su cartoncino grigio medio in AWB (bilanciamento del bianco automatico). La Canon 6D mostra una evidente tendenza al magenta (tipica delle fotocamere Canon), la Pentax sembra invece restituire immagini calde. Anche Olympus mostra un'immagine calda ma più neutra della Pentax. Ovviamente non dimentichiamo che stiamo parlando del bilanciamento del bianco in automatico... Profondità di campo. Ho voluto poi comparare gli estremi, il sensore 4/3 con un sensore full frame. Molti difatti sono dissuasi dal prendere in considerazione un modello micro 4/3 per la profondità di campo. In sostanza a parità di diaframma con il micro 4/3 sia ha una profondità doppia rispetto al full frame. Qui è possibile vedere due scatti identici fatti uno con la Em5 mark II e il 25mm f1.4 Panasonic-Leica e l’altro con la 6D e il Canon 50mm f1.4. Entrambe alla stessa distanza e a tutta apertura. Qui infine due scatti fatti con il 45mm f1.8 (90mm su Full Frame) e l’85mm f1.8 sempre a tutta apertura. In entrambe i casi è evidente la minore profondità di campo del full frame. Ma permettetemi due considerazioni. La prima, Olympus dovrebbe svegliarsi. E’ molto tempo che lo dico e lo scrivo. Credo sia ora che produca almeno un 17mm e un 25mm autofocus f1.0. A quel punto il gap rispetto al full frame sarebbe colmato. Inoltre potremmo scattare anche di notte ad iso bassissimi. Quando si dice due piccioni con una fava. La seconda. Tutta questa focatura del full frame non sempre è funzionale all’immagine. Prima di tutto perché su soggetti in movimento avere la giusta focatura a f1.4 è cosa tutt’altro che semplice, secondo perché almeno a mio parare se guardiamo le immagini di esempio lo sfuocato in molti casi risulta essere anche eccessivo. Non dimentichiamoci che ai tempi della pellicola le ottiche iper luminose furono create per dare la possibilità al fotografo di scattare in condizioni di scarsa luminosità senza esagerare con gli Asa. Per pura curiosità ho provato a fare un piccolo test (niente di scientifico.., il mio professore di statistica mi tirerebbe le orecchie). Ho fatto vedere la coppia di foto di cui sopra e ho chiesto ad una trentina di persone quale delle due preferivano. Ovviamente nessuno sapeva da quale fotocamera provenissero le immagini e quale fosse lo scopo del test. Quello che mi ha colpito è che più dell’80% delle persone hanno scelto immediatamente quelle con meno sfuocato. La motivazione è sempre stata la stessa. Tutto quello sfuocato rendeva l’immagine meno “sensata”. Molti di voi obietterebbero che dipende dal tipo di foto.., ed avete ragione, ma in generale osservando decine e decine di clienti mi sono reso conto che spesso le persone preferiscono immagini semplici e “pulite” e che che avere uno “sfuocato da paura” è più una questione da fotoamatori alle prime armi (ripeto opinione puramente personale). In fine non dimentichiamo che specie per il full frame a tutta apertura le ottiche non saranno mai in grado di risolvere i megapixel del sensore…( il buffo è che adesso producono fotocamera da 50 e oltre megapixel…). ConcludendoCome detto in apertura, questa comparazione non ha lo scopo di far emergere un vincitore. Ogni fotocamera va vista e utilizzata in maniera “olistica”. Non si può scegliere un modello solo per un singolo aspetto senza considerare tutto il resto o senza tener conto del sistema fotografico a cui appartiene. Spero tuttavia di aver aiutato tutti coloro che hanno intenzione di acquistare un modello micro 4/3 a liberarsi dei molti miti e false credenze che si hanno su tale sistema. Non dimentichiamo mai che il segreto per avere delle “buone” fotografie è da ricercarsi nel fotografo e non nell’attrezzatura utilizzata. Per questo, a costo di sembrare banale e ridondante, credo che la migliore strumentazione fotografica sia quella capace di assecondare il proprio stile fotografico e se possibile di ispirarci a fare fotografie. |
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