Grazie ad internet e al suo indiscutibile talento artistico Alain inizia la sua carriera fotografica. Le foto piacciono, colpiscono persone e critici. Oggi Alain Laboile è uno dei fotografi francesi più apprezzati. Alain Laboile nasce in realtà come scultore. Grazie alla scultura conosce la fotografia. Acquista difatti una compatta per fotografare le sue opere. Passando molto tempo con i suoi figli (sei per l'esattezza) inizia a scattare loro delle fotografie. Fotografie che pubblicherà su internet. Le fotografie di Alain Laboile trasudano stile. Uno stile proprio, evidente. Alain scatta principalmente in bianco e nero, ma anche nelle sue opere a colori è possibile riconoscere la sua visione. Oltre alla costanza dei soggetti e dei luoghi, le fotografie di Alain Laboile danno sempre la sensazione di osservare dei momenti di vita sospesi nel tempo. E' come se il fotografo trattenesse il respiro. Cosa mi colpisce della fotografia di Alain Laboile? molte cose. Prima di tutto le sue foto hanno una profonda visione artistica. Nonostante Alain abbia iniziato a fotografare a 36 anni è un artista maturo. Questa profondità, personale ed artistica è riflessa nelle sue opere. Il fotografo e la macchina fotografica scompaiono. Lo scopo è cogliere la spontaneità. Alain più che un padre sembra un antropologo. Riesce a mantenere uno sguardo distaccato, trasversale. In sostanza è lì per raccontare. Non c'è pura documentazione. Alain mostra una profonda empatia e un profondo rispetto per la dimensione emozionale e psicologica dei figli. Alain ci trasmette invece un senso di gioia, spensieratezza, libertà. Questo nonostante l'utilizzo di un bianco e nero cupo, fatto di neri e contrasti intensi. Alain Laboile non si preoccupa della tecnica, del mezzo. Lui è li insieme ai suoi figli a raccontare un diario. Un diario che cresce di giorno in giorno. Lo stile di Alain, come per il gioco dei bimbi, è libero, non c'è sovrastruttura. Trovo nelle fotografie di Alain quasi una provocazione lanciata a noi adulti. Un invito a farci riflettere sulle eccessive attenzioni e premure, spesso "ansiogene" che proiettiamo sui nostri figli. I nostri figli vivono all'interno della nostra ombra. Ciò nonostante nelle fotografie di Alain tutto è dinamico e in divenire, tutto scorre tutto è vita. Il gioco è il simbolo della vita che scorre, che segna e che insegna. Credo fortemente che le fotografie di Alain Laboile siano uno sprone per farci fare della "buona" fotografia. Uno sprone a non limitarci nell'immortalare dei bei ricordi fatti di sorrisi o finte pose. Anche la nostra fotografia di famiglia può elevarsi e divenire meno superficiale e banale. Il sito di Alain Laboile: http://www.laboile.com/works.html Qui potete trovare una sua intervista: https://vimeo.com/108176378 |
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