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Ciao amici di Promirrorless.it,
dopo la pubblicazione del confronto tra la Sigma Sd Quattro e la Sigma dp2 Quattro (potete leggerlo qui), alcuni lettori mi hanno chiesto maggiori informazioni sulla Sigma dp2 Quattro. Come va l'autofocus? l'ottica come si comporta? quali i limiti? |
In effetti come forse avrete letto, quest'estate ebbi l'occasione di provare una Sigma dp1 Quattro (potete leggere la mia recensione qui). Dopo poco, decisi di acquistare una fotocamera della serie 'dp'. Tra le varie alternative proposte da Sigma (dp0, dp1, dp2, dp3), scelsi la Sigma dp2 Quattro che, per inciso, è quella con in dotazione il 30mm f2.8 (equivalente nel formato 35mm ad un 45mm, la classica focale "normale"). Focale che tra le varie, si adatta meglio alla mia visione.
Come forse avrete letto nell'articolo sulla Sigma dp1 Quattro, l'elevatissima qualità d'immagine è garantita dallo stesso sensore APS-C Foveon montato sulla sorella maggiore, la Sigma Sd Quattro. Se volete approfondire la tecnologia Foveon potete cliccare qui.
Unica osservazione puramente empirica, riguarda la resa cromatica della lente. Confrontando le immagini della dp2 Quattro con la Sd1 Quattro e il 30mm f1.4 Art, a parità di gradi Kelvin, di profilo colore e dati esposimetrici, la resa cromatica del 30mm f2.8 della dp2, sembra essere più fredda. Ripeto, si tratta però di una constatazione assolutamente soggettiva ed empirica.
Io ho scelto di acquistare sia il mirino ottico che il visore per il display.
Il mirino ottico esterno, come potete vedere dalla foto è molto grande. La visione è favolosa, chiara e luminosa. La qualità costruttiva del mirino è veramente eccellente. Il mirino infatti è fatto completamente in metallo e da un grande senso di qualità. Sfortunatamente tutta questa qualità ha un costo, circa 200 euro.
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Come detto in precedenza, ho acquistato sia il mirino ottico che il visore del display, Se devo però dare un consiglio, prendete il visore per il display. La visione è così confortevole da valere tutti i soldi. Non preoccupatevi troppo per l'ingombro perché il visore è stato costruito per essere tolto dalla fotocamere in modo estremamente veloce e facile.
Consiglio invece il mirino ottico a coloro che pensano di usare la dp2 quattro in montagna o per il paesaggio. In questo caso il problema del parallasse non esiste, e mettendo a fuoco a mano sull'infinito non abbiamo bisogno neanche di vedere il punto di messa a fuoco.
Ricordo infine che oltre al raw originario X3F, la Sigma dp2 può salvare le immagini sulla scheda SD (...1 solo slot), anche nel formato DNG. In questo modo è possibile utilizzare i file raw con qualsiasi convertitore raw senza passare per il software proprietario Sigma Photo Pro. Attenzione però che mentre i file X3F sono 14 bit, quelli in DNG sono a 12 bit.
In primis a coloro che pur necessitando di trasportbilità e leggerezza non vogliono rinunciare alla qualità d'immagine. Qualità che credetemi è elevatissima (al pari delle migliori fotocamere full frame e medio formato).
A mio avviso la serie dp Quattro è perfetta alla fotografia di paesaggio e volendo, visto le dimensioni e la silenziosità dello scatto anche allo street.
Una fotocamera quindi che consiglio a tutti quei fotografi riflessivi, che puntano alla vera fotografia e a stampe di altissima qualità.